venerdì 4 gennaio 2013

Amore e altri rimedi di Edward Zwick. 2010

Maggie: "Avrò bisogno più io di te che tu di me!" Jamie: "Va bene...!" Maggie: "No! Non va bene! Non è giusto! Volevo fare tante cose!" Jamie: "Le farai, solo che le farai con me!"
Va in onda la vera storia di Jamie Reidy, ex venditore di Viagra per la Pfizer, tratta da "Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman”. Dopo aver visto il film sulla nascita del vibratore, mi sembrava giusto andare alla ricerca della storia delle pastigliette blu. Ed infatti questo film biografico è condito appunto di molte scene di sesso, molto ben riuscite. Jake ed Anne hanno infatti il pregio di essere molto intensi. A rovinare il quadro una malattia gravissima, per le quali le case farmaceutiche, mostra chiaramanete il film, non s'impegnano a trovare una cura. Intorno al sesso ruota chiaramente molto più business. Morbo di Parkinson. Le assicurazioni mediche statunitensi non coprono questa grave malattia totalmente, denuncia la giovane ventiseinne che sgancia del contante durante le visite. Gli anni Novanta, gli anni vuoti, gli anni degli affari di cose inutili: come appunto il Viagra, la pastiglia più venduta al mondo. Film onesto e schietto.

mercoledì 2 gennaio 2013

La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. 2013

"Vivere con una donna è come essere a un'asta, non sai mai se la tua sarà l'offerta migliore"
Virgil Oldman indossa guanti neri, evita il contatto. E'freddo, distaccato, anemozionale, anaffettivo. Ma un grande intenditore d'arte. Ama le donne dipinte. Le osserva. Le compra. Le colleziona. Ha paura di quelle carnali. Non le vede, gli è ostile. Scappa via. Billy è suo complice nelle aste, un artista mancato che Virgil bonariamente non manca mai di stroncare e Robert è un giovane dongiovanni, restauratore di congegni elettronici e suo confidente. Compie sessantre anni e quel giorno riceve una misteriosa telefonata che cambierà la sua vita: la donna dall'altro capo del filo ha una villa di famiglia della quale vorrebbe si occupasse personalmente Virgil, catalogando e stimando il valore dei preziosi ivi contenuti. Si accorgerà di come non solo le aste "truccate" generino emozione. Nascera qualcosa? Un film che cattura, nonostante i suoi limiti: come può un uomo geniale come Virgin, abilissimo nel distinguere un falso d'arte a miglia di distanza non accorgersi di due occhi se non amano realmente? Una parte centrale troppo lenta, si va troppo per le lunghe, lo si capisce che c'è un colpo di scena, ma si tira troppo la corda. Agorafobia. Paura degli spazi aperti. Collezionismo manicala.Desiderio perverso di possesso. Non sono certo un'appassionata di Tornatore, ma il suo cinema merita rispetto. E'pieno, certo poco originale ed emozionale, ma di spessore.

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