domenica 3 ottobre 2010

Inception. Christopher Nolan. 2010


I sogni sembrano reali mentre ci sei dentro. È solo dopo esserti svegliato che ti rendi conto che effettivamente c’era qualcosa di strano

Colpita, affondata, irrimediabilmente innamorata. Volevo far tacere ogni mia parola, sarebbe risultata indegna, riduttiva, folle come l'impresa di voler racchiudere l'oceano in un bicchiere, poi mentre cercavo delle foto, da inserire in un collage, con i momenti che più mi hanno fatto palpitare di emozione, stupore, ho deciso che qualche commento potevo disseminarlo.
Leonardo DiCaprio, ancora una volta, come già magistralmente in Shutter island, viaggia nella mente, nel subconscio, c'avrà preso gusto! In realtà il suo viso angelico e ombroso, ben sa mettersi nei panni di un’anima perduta. Il suo demone ancora una volta una donna: Marion Cotillard, struggente bellezza,da capogiro.
Anime che condividono lo stesso spazio onirico. Cosa c'è di più geniale? Mi sono catapultata tra i banchi, una scolaretta che prende appunti, a chiaccherare con i compagni di corso, per poi vedere entrare proprio Lui: si, il dottor S., Freud.
Un'ultima missione, la più importante, quella decisiva, entrare, cioè nella mente del figlio ereditiere di un miliardario per impiantargli l’idea di dividere il suo impero commerciale, con l'Inception, l'innesto perchè tutto ciò potrebbe cambiare le sorti dell’economia globale.
Lasciatevi istruire, entrate nel sogno, del sogno, del sogno, avete solo questa possibilità, segnate da subito le regole del gioco per non dimenticarle nel mentre e fare confusione: non servono gli occhialini 3-D per vedere la terza dimensione, siete già nella terza dimensione!
Questa recensione non vi serve a nulla, è una presa in giro il solo confronto, dimenticatela, passate oltre e ANDATE A VEDERE IL FILM DI CORSA, potete entrare ora nel mio sogno? No. Se non sapete e potete farlo è tutto vano. Autoinnestatevi questo sogno e non svegliatevi, attenti ai calci, all'acqua, chiudete gli occhi e non fatevi disturbare. Sognate in santapace, leggete queste righe in silenzio, sottovoce, con la mente. Sccch! nessun rumore, qualcuno a fianco a voi, sta sognando, non destatelo! Non destatevi. Siete voi i protagonisti di questo film, lo scoprirete solo quando, abbandonata la sala cinematografica, andrete verso l'uscita.
E' la vostra mente il palco in cui va scena quest'atto. Difficile tornare alla realtà, vero?

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