giovedì 28 febbraio 2013

Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni. 2009

"Guarda che non riesci a tirarmi giù. Nemmeno tu ci riesci". Guido scrive ed ha successo ma non ne conosce il motivo.E'un po'depresso, non dialoga con la moglie, non comprende bene la figlia, la manda in piscina senza che lei ne abbia voglia e così quell'abbonamento annuale finisce per usarlo lui. L'istruttrice è Giulia, quella che come da titolo non esce mai la sera. Ma perchè? Comprenderlo subito non è facile, tanti personaggi ambigui sono presenti nel narrato e un po'ci distolgono dal problema principe. Perchè se nessuno legge i libri di Guido, nemmeno la sua editrice, lui ha successo? Perchè nonostante questo successo a lui importi poco? E'uno scrittore anomalo: non ha studiato, non legge. Ha una figlia che si approccia al sesso e lui la osserva da un'altra casa, vive infatti da solo, in attesa che si trasferisca nella nuova casa con la sua famiglia che intanto è lì che lo attende. Ma lui non si decide e comincia a lavorare al suo nuovo libro. Giulia lo riporta alla vita. Quella vera e non fatta di episodi onirici che lui racconta e vede palesarsi poi nella sua realtà. Valeria Golino è qui ineccepibile: voce nasale, maschile e dura per un passato come il suo che la porta a nuotare sul fondo della piscina dove si osserva tutto molto meglio. Ha ucciso un uomo ma per tutta la durata del film il suo senso di colpo non viene mai fuori. Vuole solo riabbracciare la figlia che la ripudia: "assassina puttana". Le emozioni di entrambi i personaggi principali: Guido e Giulia vengono fuori in quel loro amplesso. Tutto ammaliante così come la bellissima colonna sonora dei Baustelle. Film pieno di difetti, ma così tremendamente italiano da perdonargli tutto e che sa rimanere a galla, come i suoi protagonisti! “Io so stare a galla, a fondo non ci vado”.

giovedì 7 febbraio 2013

Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli. 2008

"La tecnologia sconfigge la forza di gravità, vota e fai votare comunista".
In questo periodo pre-elettorale vi propongo l'opera prima della giovane Nicchiarelli. Luciana fugge dalla chiesa e rifiuta la prima comunione perché comunista. È il 1957, e la cagnetta Laika è mandata dai sovietici sullo spazio. Unione Sovietica. Partito Comunista. La giovane ragazza perde il padre comunista e per tenere alto il suo onore ed opporsi alla madre che nel frattempo sposa un fascista che la mantiene e la eleva socialmente, comincia a frequentare la sezione diventando un'attivista. Il fratello maggiore soffre di epilessia e lei sembra contestare anche il ruolo di "questi pseudo malati" tenuti un po' ai margini della società. Ma poi si sa, il "Cuore è matto" e comincia a battere e il film diventa un pò meno brioso perchè concentrato su questa tematica giovanilistica: conflittualità sull'accordo degli orari con i genitori, la compagna carina portata in sezione solo per dare voce alle donne ma che le frega quel tipo così carino e quelli scambi di effusioni dati a quel ragazzo panciuto che però al contrario del belloccio, si accorge di lei. Luciana mi fa simpatia, non sa gestire le sue emozioni e combina dei gran pasticci, ma poi alla fine nonostante le gonne lunghe, la frangetta che le copre il viso conquista il biondino. Sono una nostalgica, sono una comunista e sebbene questo film non sia nulla di eccezionale accende la mia passione politica. Vota e fai votare comunista!!

Coming Soon