“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 24 agosto 2013
L'amore dura tre anni di Frédéric Beigbeder. 2012
"L’amicizia uomo-donna è come l’aria eolica: se ne parla molto, ma è aria fredda".
Il romanzo che non ho mai deciso di leggere perchè Fabio Volo ne leggeva alcuni passi durante la propria trasmissione radiofonica. Beigbeder, lo scrittore, ha poi deciso di farne anche un film.
Un critico letterario di giorno s'innamora della moglie del cugino (una figona, chi non se ne innamorerebbe?) Charles Bukowski nelle prime scene del film paragona l’amore a una sottile nebbia in grado di diradarsi di fronte ai primi raggi del mattino, ed è l'unica cosa degna di nota di questo film che altrimenti sarebbe solo da buttare via. Qualche battuta particolarmente demenziale fa anche ridere, ma un film che già nel titolo parla di statistiche è ben lontano dai miei gusti personali. Dopo The artist, la coomedia francese tocca di nuovo il fondo.
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