“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
mercoledì 11 settembre 2013
La nona porta di Roman Polanski. 1999
Io credo nella mia percentuale.
Titolo intrigante: La nona porta, porta che conduce a Satana. E il film comincia con un suicidio. Dopo Rosemary's Baby un ritorno al satanismo. Ma questa è un'opera decisamente minore, e tale rimarrà. Johnny Depp fa sempre la sua bella figura, come anche la bella moglie di Polanski.
Ho subito riflettuto sull'anno del film: 1999, con un 666 rovesciato.
Dean Corso è un detective: rintraccia libri molto pregiati e ci fuma su, studiandoli. Beve whisky. Scopa pericolose donne in giarrettiera. Lavora per Balkan, che compie il lavoro sporco da solo: mi sono spesso chiesta,infatti, dopo ogni omicidio a opera del ricco bibliofilo che ingaggia Depp, a cosa serva il personaggio di Corso, che sembra ci sia nel film solo per attirare noi donne al botteghino. Apprezzo Depp, meno il suo ruolo nel film. Inutile
Bocciato.
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