“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 28 dicembre 2013
The Magdalene Sisters di Peter Mullan. 2002
"Sarei disposta a commettere qualunque peccato pur di uscire da questo posto"
Vincitore del Leone d'oro alla 59° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Musica irlandese ad un matrimonio. Si apre così il film. Tre ragazze (insieme ad altre e con donne non più giovani):Bernardette un'orfana che, secondo la sua direttrice, ha il destino dell'ammaliatrice e per questo deve essere "raddrizzata", Rose con un bambino senza un marito, peccato mortale, Margaret violentata da un cugino. Un'arancia a testa per Natale e per il resto solo lavori forzati e soprusi da lager. La storia che vi colpirà come un pugno nello stomaco sarà quella di Crispina, una povera ritardata, ragazza madre, rinchiusa poi in manicomio quando rivela pubblicamente i servigi sessuali resi al prete pastore del convento.
Ripropongo un altro film sul medesimo argomento a distanza di un giorno perchè la civiltà occidentale ritengo non sia migliore, nè mentalmente più avanzata dell'Orientale e perchè l'ultimo di questi conventi lager è stato chiuso SOLO nel 1996. Una pupilla insanguinata. Guarderete così l'intero film e penserete a quelle 30.000 donne. Il Cardinal Ersilio Tonini gridò scandalizzato che il Festival era stato disonorato. L'Osservatore Romano tuonò su un film che è una caricatura mal riuscita e di cattivo gusto. Il film fu infatti interamente girato in Scozia, patria del regista, proprio per paura dell'opposizione irlandese. Sublime la fotografia essenziale e povera. Eucaristia e fellatio. Bernardette che si scioglie i capelli. L'espressionismo di alcune scene rende questo film davvero un capolavoro. E non solo perchè sono femminista. Buon 2014 di libertà.
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Film importante, a cui Stephen Frears si è inevitabilmente ispirato per il suo Philomena, attualmente nelle sale e ideale continuazione di Magdalene. Due film molto diversi (durissimo Mullan, molto più ironico e pungente Frears) ma basati sugli stessi accadimenti. Entrambi da vedere.
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