“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
giovedì 17 aprile 2014
Palermo Shooting di Wim Wenders. 2008
"Le cose sono solo superficie".
Per un fotografo quotato buttarsi sulla moda è un suicidio: Finn perde credibilità agli occhi di colleghi e pubblico. Sta per divorziare, soffre d'insonnia, ha un periodo di forte disagio. Finchè una sera schiva per un pelo uno scontro frontale in macchina, nel quale però riesce ad immortale un losco figuro sghignazzante.
Palermo è la città nel quale ritrovare se stesso e porta con sè Milla Jovovich nei panni di se stessa per farle delle foto in terra siciliana. Rimane qui anche dopo aver completato il suo lavoro, addormentandosi in vari borghi palermitani ammirandone il cielo: voci deformate nei suoi sogni, immagini inquiete e surreali con protagonista sempre il solito uomo che prova ogni volta a trafiggerlo con delle frecce. Fin quando non compare Flavia, una restauratrice del Nord Italia. L'uomo dei suoi sogni è la Morte con cui dialoga verso la fine di questo film, nemmeno il carisma di Dennis Hopper sembra riuscire a tradurre la stupidità delle frasi pronunciate dalla Morte e in generale in tutti i dialoghi del film. C'è poco da salvare, forse la fotografia e gli occhi della Mezzogiorno (Flavia)ma anche lei per il resto è abbastanza spaesata, nemmeno lei capisce dove vuole andare a parare Wenders. Tutto poco ispirato e inconcludente.
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Bravissimo!!!
RispondiEliminaGrazie per le post!!!
baccio molto grande! :)