“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 19 aprile 2014
Love in the time of cholera di Mike Newell. 2007
A Gabriel Garcia Marquez
"Cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese"... Florentino Aziza è un uomo paziente, fiducioso e determinato, innamorato di Fermina Daza - la più bella ragazza di tutta la Colombia.
Un trattato sull'amore di 392 non era certo cosa facile da mettere in scena, l'impresa non riesce soprattutto nella fotografia, le scene sembrano tratte da una soap opera Americana, il libro crea più magia e atmosfera, soprattutto nella scena più importante: quando il dottor. Juvenal Urbino (Benjamin Bratt), rimane folgorato alla vista della malata, l’innocente e virginea Fermina, sospettata di essere affetta da colera. In realtà la povera ragazza è solo malata d’amore e il lungimirante medico lo capisce e comincia a corteggiarla. Florentino, venuto a sapere delle nozze dei due, trascorrerà metà della sua vita a cercare l’amore nei letti caldi di altre donne, pur di dimenticare quell’unica mai avuta, alla quale spiritualmente rimarrà sempre fedele.
Nessuna penna ci parlerà mai più d'amore come la tua, forse perchè nessuno più avrà un cuore pulsante d'amore come il tuo. ci mancherai.
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