“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
venerdì 27 giugno 2014
La gelosia di Philippe Garrel. 2013
”È da molto tempo ormai che so chi sono, è la mia fortuna e allo stesso tempo la mia condanna, ed è per questo che so che ti amo, ti amo per quello che sei, per quello che pensi, Ti amo ed è Definitivo”.
Inizia ufficialmente la stagione estiva. Quella che in altre parti del mondo viene considerata ideale per il lancio dei blockbuster e che da noi è sempre utilizzata per promuovere in sala pellicole che in altri periodi dell'anno non trovano spazio. Sul finire degli anni cinquanta, esplode in Francia uno dei movimenti cinematografici più importanti e affascinanti della nostra storia, la Nuovelle Vague. La vita sullo schermo diventa riproduzione fedele e surreale allo stesso tempo, i sentimenti - dai più romantici ai più violenti - governano storie e personaggi come nei dipinti impressionisti, la lingua francese diventa codice universale per urlare cambiamento, rivoluzione.
Un menage a trois tra un giovane attore, un'attrice più matura e la recitazione. Storia vagamente ispirata alla storia autobiografica dello stesso regista: quella di suo padre – l’attore Maurice Garrel – della fine dell’amore con sua madre – quando Philippe è ancora un bambino – e della sua passione, la più grande della vita, per un’altra donna, che lo lascerà per una vita agiata e più comoda. La piccola Charlotte con un cambio di genere, è Philippe bambino, ricambia l’affetto paterno ed è affascinata dalla nuova compagna del padre.
La scenografia è secca ed essenziale, tanti gesti, le mani spesso inquadrate del protagonista esprimono e prendono il posto della sua anima: la tocca, la cinge per trattenerla, sapendo in cuor suo che presto andrà via, un film fisico, di bisogno, di vicinanza. Tattile.
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Di vicinanza e tattile... in pieno stile Nuovelle Vague. Bello.
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