“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
giovedì 9 aprile 2015
La scelta di Michele Placido. 2015
Il drammatico proprio non si addice a Michele Placido e mi chiedo che cosa gli abbia fatto di male Pirandello.
Il film funziona solo quando Placido è nei panni del commissario, il sentimentale è lontano anni luce dalle sue possibilità. In La Scelta c’è uno stupro (rigorosamente fuoricampo) che cambia l’equilibrio della coppia protagonista, equilibrio che non si capisce nemmeno prima dello stupro. Cercavano di avere figli da tempo e senza successo mentre ora, avvenuta la violenza, lei è incinta e forse appositamente solo pochi giorni dopo la violenza ha insistito per fare sesso, così che la paternità sia incerta. Decisa a non sporgere denuncia e cancellare l’evento violento dalla sua vita lei, determinato ad affrontare la questione e a non avere il figlio di un altro lui, si scontrano mettendo a repentaglio la loro unione.
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