“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
giovedì 4 febbraio 2016
Joy di David O. Russell. 2016
David O. Russell fa un cinema popolare che racconta le vite difficili di statunitensi normali. A raccontare la storia è la nonna di Joy, l'unica della sua famiglia a credere in lei.
Ha una sorellastra approfittatrice che parla male di lei ai suoi figli e poi tante, troppe bollette da pagare.Ma la storia di un personaggio che sfida convenzioni sociali e ambiente ostile per realizzarsi è stata raccontata milioni di volte.La vera Joy Mangano è nota per un mocio, un trolley a scomparti, delle grucce salvaspazio, delle barrette cattura odori e un asciugabiancheria da viaggio. Sarebbe bastato un documentario, un film drammatico è troppo.
Non c'è storia. Sceneggiatura schematica e banale.salverei solo l'idea di rappresentare una società vorace, incapace di aspettare, insensibile e refrattaria nei confronti del talento.
ma a febbraio non c'è nulla di meglio in sala.
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RispondiEliminaGrazie mi piace molto queste blog!
bravo!!!!
baccio
;)