“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
mercoledì 27 gennaio 2016
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore. 2016
«mi piace riaprire gli occhi alla fine di ogni morte»
Amy Ryan è una studentessa fuori corso di astrofisica che nel tempo libero lavora per il cinema e la tv cimentandosi in controfigure acrobatiche, incidenti, salti mortali, impiccagioni.
E mentre il suo doppio soccombe tra fiamme e atrocità lei si risveglia nella vita reale, più forte di prima, convinta di aver fatto un passo avanti nell’espiazione di un vecchio senso di colpa che lascia a marcire nella melma del cuore.
Ama solo ed esclusivamente il professore Ed Phoerum, il quale a un tratto però sembra essere svanito nel nulla, lasciando attorno a sè solo un anelito di segni che, se da un lato consolano la sua compagna, dall’altro la travolgono in una matassa di incertezze ed enigmi difficile da districare.
Scritto malissimo. Bastano i primi 2 minuti per capire che il problema più grosso del nuovo lavoro di Tornatore sono i dialoghi. Peccato…ma proprio nun se pò vedè.
TNT ti sostiene sempre, anche dopo la tua dipartita. Ridicolo!!
Unica frase che salverei:«mi piace riaprire gli occhi alla fine di ogni morte»
e poi le tette e le lacrime di Olga Kurylenko
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RispondiEliminaGrazie mi piace molto queste blog!
bravo!!!!
baccio
;)