“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 13 febbraio 2016
Moebius di Kim Ki-duk. 2013
In scena il sanguinoso e muto triangolo Madre-Padre-Figlio. Camera a mano e stacchi netti e l'ombra dell'operatore che entra talvolta nell'inquadratura traballante.
Sgradevole sensazione (voluta) di un film improvvisato, tecnicamente trascurato, un po' buttato lì, come viene, viene.
Tutto si chiude con un riferimento al buddismo, che sembra sposare una soluzione ascetica allo scatenarsi della follia indotta dalle perversioni sessuali.E’ la traccia fantasma del disco/filmografia, quella che spaventa, piena di distorsioni e sferragliamenti, senza sovrincisioni in studio, la versione raw and uncut che pochi vogliono ascoltare (vedere).
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RispondiEliminaGrazie mi piace molto queste blog!
bravo!!!!
baccio
;)
grazie mi piace molto queste blog!!!
RispondiEliminabacci
grazie per tutti!!!
RispondiEliminabacci
mi piace molto la publicazione!!!
:)