“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 23 luglio 2016
The German Doctor - Wakolda di Lucía Puenzo. 2014
Patagonia, anni Sessanta. Una famiglia argentina conosce un elegante medico tedesco, che non stenta a rivelare un singolare interesse per il corpo fin troppo esile della giovane figlia della coppia, Lilith.
curiosità scientifica per la sproporzione tra l'età dichiarata dalla fanciulla e il suo fisico minuto e per la madre, incinta di due gemelli.
Poco efficace dal punto di vista drammatico (e fin troppo allusivo nel delineare il contesto storico - al punto che rimane marginale la complicità dell'America Latina nel proteggere i nazisti latitanti oltre i sorrisi e l'educata reticenza del perbenismo borghese), il film cresce nei momenti in cui instaura un dialogo più stretto con i temi prediletti della Puenzo, tra cui spicca la diversità fisica che era già al centro del suo buon esordio "XXY".
Assolutamente suggestivi i paesaggi Argentini che di fatto sono parte integrante della storia di Lucìa Puenzo che si interroga sul perché il suo paese abbia ospitato di buon grado tanti nazisti e sul perché molte famiglie argentine diventarono complici di questi uomini.
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grazie per tutti!!!
RispondiEliminabacci
mi piace molto la publicazione!!!
:)