“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
martedì 30 agosto 2016
Le Regole del Caos di Alan Rickman. 2015
La differenza tra il mondo di Sabine e quello delle piante sta tutto nella consapevolezza; lei è consapevole di morire dentro, una pianta no.
Al palazzo di Versailles fervono nuovi preparativi: il re Sole vuole un nuovo giardino che celebri la bellezza ed il fascino della sua corte. Viene così indetto un bando per trovare l’architetto/paesaggista che affiancherà André Le Notre il “giardiniere di corte”. E’ lo stesso André Le Notre a condurre la scelta ed inaspettatamente si vede presentare una persona che non si aspettava: un architetto e paesaggista donna. Madame Sabine De Barra è una donna forte, orgogliosa amante della natura, dei fiori e dei giardini poco amante invero delle regole e dei canoni. André Le Notre decide inizialmente di scartare il lavoro di Sabine, ma ne è rimasto talmente impressionato da rifletterci sopra e tornare sulla sua decisione.Un film indipendente dal budget ridotto, eppure 'ricco' nei costumi e nelle scenografie, riadattate in Inghilterra e non in Francia proprio per una questione di 'risparmio'.Tutti alla corte francese, per scoprire con stupore che la principessa Elizabeth Charlotte accetta che il marito, il principe Filippo (un delizioso Stanley Tucci) intrattenga una relazione con il duca Antoine, purché si occupi di lei e dei loro figli.
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