giovedì 23 ottobre 2014

Bram Stoker 's Dracula di Francis Ford Coppola. 1992

Direi che la signorina Lucy è più calorosa di una sposa di giugno che cavalca nuda un cavallo senza sella in mezzo al Sahara.
Nella Londra vittoriana, l'antico principe Vlad Tepes, noto come Dracula, si aggira alla ricerca di Mina, sosia dell'amata scomparsa quattro secoli prima. Dracula si mette sulle tracce di Mina dopo averla vista nel ritratto custodito da Jonathan Harker, fidanzato della ragazza ora tenuto prigioniero nel castello del Conte in Transilvania. Il famoso morso draculiano alla giugulare, una delle parti erogene femminili per eccellenza; il sangue di cui si ciba è simbolo di passione e di vita. La stessa Lucy - vittima predestinata del mostro – nella sequenza visivamente più carnale ed esplicita, indossa un abito arancione dalla tonalità volutamente accesa. Dracula succhia il sangue, è il solo modo per perpetrare la sua vita. Molti insetti uccidono il partner durante il coito o muoiono subito dopo. L’amore è una pratica cannibalesca per antonomasia: l’amante fagocita l’amata in senso fisico (durante l’atto sessuale) o emotivamente (rendendolo quanto più simile a sé). Dracula sintetizza il principio, che cinematograficamente ne ha conclamato il successo: è eros e thanatos insieme, e tale dicotomia ha evidenziato potenzialità espressive inimmaginabili, tali da rendere non solo immortale il mito ma sempre attuale il personaggio. Bellissima la scelta di Mina che per amore si fa vampirizzare, mi ha commosso.Coppola ci mostra quello che accadeva nelle camere da letto ipocrite di una società ispirata al vittorianesimo e filtrata e dal gusto del puro intrattenimento cinematografico e dall’obiettivo secondario dello spettacolo: divenire un classico subito sopo l’uscita e fare soldi a palate. Obiettivi centrati. Le musiche di Kilar, ancora adesso saccheggiate per accompagnare trasmissioni quali Chi l'ha visto, per incuotere paura? Gary Oldman è figo, ma lontano anni luce fisicamente e come recitazione dai pur ottimi Dracula di Christopher Lee e di Frank Langella, è un ottimo antieroe romantico, troppo istrionico il Van Helsing di Anthony Hopkins, sexy e terrificanti le spose del vampiro, tra cui spiccano la finta innocente vampirizzata Sadie Frost e l’allora esordiente Monica Bellucci, al centro di una delle scene più erotiche del film.

1 commento:

  1. Il vampiro è una delle icone horror più affascinanti. Negli ultimi anni è stato rovinato ma questa è una delle pellicole che ancora lo rappresentava in parte nella sua sensualità pittoresca.

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