“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
domenica 4 gennaio 2015
7 km da Gerusalemme di Claudio Malaponti. 2007
“vado a Gerusalemme”, “come mai a Gerusalemme?”, “perchè non ho nient’altro da fare qui”.
Due discepoli lungo la strada da Gerusalemme a Emmaus, che nella Bibbia è indicata come una località a sette miglia (e non sette km) dalla città Santa si imbattono in Cristo risorto. Non lo riconoscono e lo invitano a fermarsi con loro per la notte. Nel momento in cui l'ospite spezza il pane viene immediatamente riconosciuto, ma scompare. E'la cena di Emmaus, in questo film riproposta in chiave moderna, con personaggi moderni.
Alessandro Forte è un pubblicitario che attraversa una profonda crisi interiore e sulla via di Emmaus si imbatte proprio in Gesù, che si offre di guidarlo e di prenderlo come nuovo discepolo, affidandogli una serie di missioni. Gesù è il solito rabbino/filosofo che le Scritture ci propinano. kitsch e cattivo gusto, un film veramente poco riuscito e non solo per me che sono atea.
Voto:4
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