“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
venerdì 12 giugno 2015
Berlin Calling di Hannes Stoehr. 2008
Ci sono dipendenze buone e dipendenze cattive, e se quella da droga può distruggerti, la fame di vita, di amore, di musica e in definitiva di Arte, può salvarti la pelle.
E salverà Ickarus, il dj protagonista, figlio un po'della ribellione punk, un po' del cinismo dei bambini tossici dello zoo di Berlino. Ickarus, come molti, rifiuta la realtà e punta disperatamente all’estasi componendo la colonna sonora di un paradiso marcio per regalare ore di trance mistica a te stesso e a migliaia di ragazzi, ma poi rimangono gli effetti degli acidi e le convulsioni sul ciglio del marciapiede.
Assonanza al celebre album dei Clash (London Calling)perchè la musica è la vera padrona indiscussa del film, anche se il sound con cui si muove la Berlino post-muro è solo elettronico. Martin non ha veri amici, la sua ragazza-manager preferirà a lui la sensibilità meno tormentata di una donna, forse perchè interessata più alla sua produzione che a lui; la famiglia è distante nonostante i buoni rapporti: il fratello ha scelto un'altra vita e il padre è un predicatore. Anche gli addetti al “recupero” in fondo lo vorrebbero solo dipendente in un modo istituzionalizzato.
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grazie per tutti!!!
RispondiEliminabacci
mi piace molto la publicazione!!!
:)