“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
sabato 21 novembre 2015
La classe di Laurent Cantet. 2009
“professore, io penso di non aver imparato nulla quest’anno: perché non capisco perchè studiamo quel che studiamo”.
Palma d'Oro al 61° Festival di Cannes (la prima francese 21 anni dopo “Sotto il sole di Satana” di Maurice Pialat), questa pellicola mette in scena la realtà del melting pot francese. Tra le mura della scuola si arriva con la propria rabbia, le proprie frustazioni, la propria storia. Ma di nessuno dei ragazzi -quasi- si sa nulla. E nemmeno dei professori. Soprattutto del protagonista, interpretato dallo stesso François Bégaudeau che ha scritto il libro da cui il film è tratto e ne ha anche scritto la sceneggiatura. François Bégaudeau recita il suo modo di insegnare, in cui ogni frase, ogni termine, ogni forma verbale è oggetto di confronto e discussione, ma in cui, in un’impostazione pedagogica ultrademocratica, Bégaudeau impone delle regole: l’alzarsi in piedi all’arrivo del professore, il dargli del lei, l’atteggiamento composto… tutte regole di disciplina necessarie per poter stabilire chiaramente, senza confusioni, i ruoli e per poter lavorare – anche se faticosamente.
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Bravissimo!!!
RispondiEliminaGrazie per le post!!!
baccio molto grande! :)