“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
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lunedì 11 aprile 2016
La montagna sacra di Alejandro Jodorowsky. 1973
Movimenti di macchina freddi e precisi.Inquadratura frontale e soggetto perfettamente al centro. Luoghi minimals, ridotti al minimo, essenziali, non luoghi, perchè il dove non importa.
Il ladro (gesù) che è il protagonista è steso a terra, forse ubriaco, con il volto ricoperto di insetti, a significazione dell'inutilità. Un uomo senza arti lo sveglia e Gesù scaccia uno stuolo di ragazzini che curiosi gli si sono fatti intorno. E' la fase adolescenziale che termina, comincia la sua crescrita.Libera in aria con dei palloncini il suo calco, lascia la sua parte esteriore, il suo ego, comincia la sua crescita spirituale.
Il Maestro gli toglie un tumore dalla nuca, trasforma i suoi escrementi in oro. Gli presenta altri sette discepoli, ognuno rappresentante un pianeta: Venere, pianeta della bellezza e del narcisismo, come critica verso l'esteriorità.Marte mostra posizioni omosessuali come se fossero studiate al microscopio, con una critica alle guerre di religione.
Giove su cui si irride l'arte moderna concentrata sull'estetica. Saturno, vengono mostrate armi giocattolo per educare i bambini alla guerra,critica verso l’educazione sbagliata e distruttiva. Urano, con un complesso edipico tra la “madre universale” e il figlio (non me li ricordo tutti...)
Comincia poi la seconda parte: cambia il periodo storico, siamo nella modernità, e il cielo fa da ponte tra la prima e la seconda parte. All’interno della torre i discepoli si allontanano dalla vita materiale bruciando i soldi (ognuno in un modo diverso, a seconda delle diverse personalità) e i calchi dei loro corpi, in una stanza gialla con un grande occhio al centro. L’occhio simboleggia sia l’inizio di una nuova visione della vita da parte dei discepoli, sia il cambiamento stilistico di questa seconda parte, basato più su uno sguardo diretto verso la realtà.
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la montagna sacra
giovedì 29 settembre 2011
Anita Ekberg e i suoi 80 anni in clinica
di Marianna D'Ambra
Anita Ekberg e La Dolce Vita - Credits:Lapresse
Federico Fellini l’ha resa celebre nel mondo intero grazie alla leggendaria passeggiata notturna nella Fontana di Trevi. Per anni è stata il sogno proibito di milioni di uomini con la sua bellezza, le sue form da Pin-up e il suo fascino nordico. Sono passati 51 anni da quando interpretò la giovane donna che seduceva un Marcello Mastroianni totalmente rapito dal suo fascino.
A proposito di Anita Ekberg Federico Fellini affermò:
Se mi chiedete de La dolce vita come nel test delle associazioni, rispondo subito: Anita Ekberg! A distanza di trent’anni il film, il suo titolo, la sua immagine, anche per me, sono inseparabili da Anita. Era di una bellezza sovrumana. La prima volta che l’avevo vista in una fotografia a piena pagina su una rivista americana “Dio mio” pensai “non fatemela incontrare mai!” Quel senso di meraviglia, di stupore rapito, di incredulità che si prova davanti alle creature eccezionali come la giraffa, l’elefante, il baobab lo riprovai anni dopo quando nel giardino dell’Hotel de la Ville la vidi avanzare verso di me preceduta, seguita, affiancata da tre o quattro ometti, il marito, gli agenti, che sparivano come ombre attorno all’alone di una sorgente luminosa. Sostengo che la Ekberg, oltretutto, è fosforescente
Oggi Anita Ekberg compie 80 anni e, per uno scherzo del destino, spegnerà queste importanti candeline nel letto di una clinica per lungodegenti, un posto dove la vita tutto è tranne che dolce. Le suore che la assistono hanno organizzato per lei una festa e le staranno vicino in questo giorno di festa. L’attrice si definisce sola: non è sposata e non ha mai avuto un figlio, ma la sua vita è stata davvero un sogno ad occhi aperti. Tra le tante gioie che l’attrice può ricordare primeggia la proposta di matrimonio da parte di un innamoratissimo Frank Sinatra, oltre al successo planetario che ha riscosso nel corso della sua carriera. Noi vogliamo farle i nostri auguri ricordando la scena che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
Anita Ekberg e La Dolce Vita - Credits:Lapresse
Federico Fellini l’ha resa celebre nel mondo intero grazie alla leggendaria passeggiata notturna nella Fontana di Trevi. Per anni è stata il sogno proibito di milioni di uomini con la sua bellezza, le sue form da Pin-up e il suo fascino nordico. Sono passati 51 anni da quando interpretò la giovane donna che seduceva un Marcello Mastroianni totalmente rapito dal suo fascino.
A proposito di Anita Ekberg Federico Fellini affermò:
Se mi chiedete de La dolce vita come nel test delle associazioni, rispondo subito: Anita Ekberg! A distanza di trent’anni il film, il suo titolo, la sua immagine, anche per me, sono inseparabili da Anita. Era di una bellezza sovrumana. La prima volta che l’avevo vista in una fotografia a piena pagina su una rivista americana “Dio mio” pensai “non fatemela incontrare mai!” Quel senso di meraviglia, di stupore rapito, di incredulità che si prova davanti alle creature eccezionali come la giraffa, l’elefante, il baobab lo riprovai anni dopo quando nel giardino dell’Hotel de la Ville la vidi avanzare verso di me preceduta, seguita, affiancata da tre o quattro ometti, il marito, gli agenti, che sparivano come ombre attorno all’alone di una sorgente luminosa. Sostengo che la Ekberg, oltretutto, è fosforescente
Oggi Anita Ekberg compie 80 anni e, per uno scherzo del destino, spegnerà queste importanti candeline nel letto di una clinica per lungodegenti, un posto dove la vita tutto è tranne che dolce. Le suore che la assistono hanno organizzato per lei una festa e le staranno vicino in questo giorno di festa. L’attrice si definisce sola: non è sposata e non ha mai avuto un figlio, ma la sua vita è stata davvero un sogno ad occhi aperti. Tra le tante gioie che l’attrice può ricordare primeggia la proposta di matrimonio da parte di un innamoratissimo Frank Sinatra, oltre al successo planetario che ha riscosso nel corso della sua carriera. Noi vogliamo farle i nostri auguri ricordando la scena che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
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