“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
Visualizzazione post con etichetta Medusa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Medusa. Mostra tutti i post
venerdì 5 giugno 2015
"Youth - La giovinezza" di Paolo Sorrentino. 2015
"L’ho chiamato Giovinezza perché se lo avessi chiamato Vecchiaia non lo sarebbe andato a vedere nessuno” (Paolo Sorrentino).
«Tout enfant, j’ai senti dans mon coeur deux sentiments contradictoires: l’horreur de la vie et l’extase de la vie (fin da piccolo ho sentito nel mio cuore due sentimenti contradditori: l’orrore della vita e l’estasi della vita)» - Mon cœur mis à nu, Charles Baudelaire
Orrore che conduce all'estasi. Ho scelto di citare Baudelaire perchè è il messaggio, a me, veicolato dal film. Ho seguito per 120 minuti i passi e i gesti lenti di due generazioni sconfitte: quella degli ex-giovani e quella dei futuri vecchi. Non una senilità in senso sveviano, ma una vecchiaia fatta di consapevolezze, “Youth” mette a nudo una certa borghesia ben pensante di oggi molto snob, molto superficiale, intellettualistica – e per questo intrinsecamente volgare – statica, ma al contempo instabile per vocazione, reazionaria e pavida, in definitiva significativamente insignificante. Umani in vacanza si, ma dalla vita, ormai priva di impegni e interessi, in apparenza. Caine e Keitel sono amici di vecchia data ma hanno un rapporto strano: si raccontano solo alcune cose, senza mai dirsela fino in fondo; discutono e talora mentono spudoratamente anche sul lontanissimo passato: ‘ti sei poi portato a letto quella bellissima ragazza che amavo?’
Quanto durerà la bellezza di quel corpo perfetto di Miss Mondo? Caine ha tradito tante volte la moglie, così tante da avere sempre più la conferma che è lei l'unica ‘musa’, il punto di riferimento, tanto che oggi è proprio lei (e non la musica, non l’arte) a mancargli tanto: 'Le canzoni semplici. quelle le deve cantare solo mia moglie, le ho fatte per lei, e lei oggi non c’è più’.; la figlia invece soffre della fragilità dei sentimenti e degli ‘impegni di vita’ delle nuove generazioni, per le quali un matrimonio spesso non regge a lungo, senza che neppure si capisca bene perché finisca.
La leggerezza, il compromesso, nella vita non è un difetto - suggerisce la chiosa del film-.Sorrentino mi cattura perchè in lui riconosco l’essere vittima dell’orologio biologico, della clessidra della vita,la paura della morte, che è anche la mia. Con Youth, forse lui, è riuscito a superare questa ossessione e proprio grazie alla passione per ciò in cui crede fermamente, la settima arte, che ha trovato il suo riscatto. O almeno glielo auguriamo. Prima o poi guarderò anche "la grande bellezza".
mercoledì 24 settembre 2014
Onora il padre e la madre di Sidney Lumet. 2007
“Vedi, il bello della contabilità immobiliare è che puoi aggiungere cifre in fondo alla pagina o in mezzo alla pagina e tutto funziona. Così ogni giorno... e fai quadrare i conti. Insomma, il totale è sempre la somma delle parti. È pulito, è chiaro, limpido, assoluto. Ma la mia vita, quella... quella non torna. Forse... non lo so, è fatta di pezzi scompagnati e io non sono la somma delle mie parti. La somma delle mie parti non dà un intero. Un me intero”.
Il titolo originale suonrebbe "prima che il Diavolo sappia che sei morto", ma in Italia ce lo dobbiamo sorbire con il titolo del quarto comandamento, onora, appunto, il padre e la madre. Anche se qui i comandamenti vengono violati tutti.
Philip Seymour Hoffman tu eri straordinario: qui magistralmente a metà tra un eccesso di rabbia e il controllo di sé mal celato, cdpre del tutto il fratello, codardo e incapace di prendersi le sue responsabilità. La forografia è diafana e li rende degli insetti chiusi in un bicchiere di fronte allo sguardo di un entomologo che li osserva. Moltiplicati i punti di vista che fanni aumentare la tensione e offrono sempre particolari in più e più agghiaccianti, le menzogne hanno le gambe via via più corte. Desiderio did enaro, voglia di rivalsa, invidia, questa è la spietata società americana: Manhattan ed eroina. Flashback sincronici a suggellare una rapina che finisce male: con questa sintassi narrativa scopriamo prima che c’è stata una rapina in cui si è sparato e in cui una donna è morta, e poi che la rapina è stata organizzata dai figli della donna (la rapina così diventa un matricidio, “non tutti i peccati hanno lo stesso peso”, avvertiva una scritta all’inizio del film).
Poi con dei flashback dedicati a ciascuno dei quattro componenti della famiglia si scava nella psicologia di ciascuno: uomini comuni, con i loro problemi, la loro situazione affettiva, lavorativa, sociale, famigliare. Un deserto esperienziale e relazionale sempre più opprimente ma in cui non c’è niente di eccezionale, niente di incredibile, a parte un dato sconcertante: potremmo essere noi. “È un mondo crudele” sentenzia il ricettatore di diamanti, fornendo al padre le prove della colpevolezza del figlio.
Hank Hanson (Ethan Hawke), divorziato dall'ex moglie Martha è in ritardo di tre mesi con le rette del mantenimento della figlia Danielle, quindi ha un disperato bisogno di soldi. Poi l'idea: “C'è un posto che possiamo ripulire. Lo conosciamo come le nostre tasche. Soldi facili, insomma”.“Non vogliamo Tiffany, ma un negozio a conduzione familiare, in un posto frequentato, un sabato, quando gli incassi della settimana sono in cassaforte” Ma quella mattina invece della commessa anziana e cieca come una talpa, ad accoglierlo c'è Nanette, la madre. Sono entrambi armati, scatenano una sparatoria, Bobby muore sul colpo, Nanette dopo essere finita in coma in ospedale per le ferite. Sarà l'inferno.
Marisa Tomei classe 64 ha un corpo da favola.
venerdì 4 gennaio 2013
Amore e altri rimedi di Edward Zwick. 2010
Maggie: "Avrò bisogno più io di te che tu di me!"
Jamie: "Va bene...!"
Maggie: "No! Non va bene! Non è giusto! Volevo fare tante cose!"
Jamie: "Le farai, solo che le farai con me!"
Va in onda la vera storia di Jamie Reidy, ex venditore di Viagra per la Pfizer, tratta da "Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman”. Dopo aver visto il film sulla nascita del vibratore, mi sembrava giusto andare alla ricerca della storia delle pastigliette blu. Ed infatti questo film biografico è condito appunto di molte scene di sesso, molto ben riuscite. Jake ed Anne hanno infatti il pregio di essere molto intensi. A rovinare il quadro una malattia gravissima, per le quali le case farmaceutiche, mostra chiaramanete il film, non s'impegnano a trovare una cura. Intorno al sesso ruota chiaramente molto più business. Morbo di Parkinson. Le assicurazioni mediche statunitensi non coprono questa grave malattia totalmente, denuncia la giovane ventiseinne che sgancia del contante durante le visite. Gli anni Novanta, gli anni vuoti, gli anni degli affari di cose inutili: come appunto il Viagra, la pastiglia più venduta al mondo. Film onesto e schietto.
Tag:
2010,
commedia sentimentale,
Medusa,
Romantico,
USA
mercoledì 24 ottobre 2012
Viola di Mare di Donatella Maiorca. 2009
“Nello stesso mare di tutti, nuota un piccolo pesce che da femmina si fa maschio per amore. Io prendo per me il suo nome. Viola di mare.”
La viola di mare è più comunemente conosciuta come “donzella”. È un pesce ermafrodita del Mediterraneo che nasce femmina e, dopo aver depositato le uova, diventa maschio. Per ogni siciliano la donzella si chiama, più comunemente, minchia di re. Questo il titolo anche del romanzo da cui il film è tratto di Giacomo Pilati, scrittore e giornalista trapanese. Una struggente Sicilia di metà 800, quella chiusa, bigotta che bada solo all'apparenza, all'onore e al rispetto. Favignana per la precisione. Dura quindi per Angela innamorarsi di Sara. Sarà costretta a diventare Angelo, tagliandosi i lunghi capelli neri e fasciandosi il seno. Il padre in fondo aveva sempre voluto un "masculo" e l’avrebbe preferita ‘puttana invece che mezzo maschio’. Angela non si piega e vincendo le iniziali resistenze di Sara, attende la passione, che scoppierà davanti ad un fuoco mentre nel paese passa una processione di sinistri incappucciati di rosso. Feti nascosti in cantina. Preti non proprio immacolati. E l'amore alla fine trionfa: "Io questi vestiti me li tengo addosso tutta la vita, se rimaniamo insieme!"
Splendida Lucrezia Lante Della Rovere: il suo bacio saffico è la scena più seducente del film che certo non si risparmia in scene di nudo e amplessi. Molte, troppe le falle del film. Ma tutto viene perdonato dalla scena finale: filere di pomodori stesi al sole ad asciugare, i muri a secco e il vestito di Angela: nero, come i suoi occhi, come i suoi capelli. Come quell'estremo dolore.
Le colonne sonore della Nannini non sono un po'troppo rock?
sabato 1 ottobre 2011
Mai più come prima. Giacomo Campiotti. 2005
Appena finiti gli esami di maturità, un gruppo di giovani decide di spendere le proprie vacanze estive in una baita di montagna, sulle Dolomiti. Sono sei ragazzi molto diversi tra loro, tra cui spicca il più pacato e saggio Enrico (Marco Casu) che cade da una roccia durante un’arrampicata, e non riesce a sopravvivere all’incidente. La tragedia lascerà un segno indelebile su tutti i membri del gruppo, ed anche dopo l’estate il ricordo e soprattutto gli insegnamenti dell’amico scomparso segneranno le decisioni di tutti riguardo la loro vita futura.
Ma le psicologie ed i comportamenti dei sei ragazzi protagonisti hanno tute lo sciapo sapore del già visto e sentito, quindi non riescono mai a dare al film quel senso di veridicità di cui tanto necessitava.
In scena un passaggio cruciale della vita di ognuno: quello dalla fase adolescenziale all'età matura, la presa di coscienza della durezza della vita, la sensazione di perdita della purezza (mentale e fisica), la paura di crescere e di assumersi responsabilità, la consapevolezza dell'esistenza della sofferenza e della morte. Un film ovvio, banale, superficiale, ma difficile non correre questo rischio affrontando una simile tematica.
La vicenda è tutta interamente fin troppo prevedibile, dove non accade mai nulla di veramente importante e tutto si snocciola in maniera meccanica.
Un film patetico, inutile, che ho recuperato e guardato solo per noia, senza interesse
Iscriviti a:
Post (Atom)