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giovedì 16 gennaio 2014

Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. 2013

"« Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia … e una bella mattina… Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.»".
Siamo alla quarta versione del romanzo di Scott Fitzgerald, la versione sicuramente più patinata di tutte, la più glamour e sonora. Quasi un musical. «Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato.» recita il romanzo, ed è proprio il passato ad essere il pensiero ossessivo del "grande Gatsby", misterioso miliardario, con villa sfarzosa che organizza feste. Siamo negli anni 20. Il jazz, titoli di borsa alle stelle, prima del grande crollo, alcool di contrabbando. Ma il jazz viene riadattato con colonne sonore hip.hop. Una genialata. Nick si trasferisce a New York dal Minnesota, una città troppo chiassosa, rumorosa, troppo per lui. E'lui la voce narrante, è in cura da uno psichiatra - New York e la storia con Gatsby l'ha gettato in depressione- e viene da lui indotto a scrivere un libro su Gatsby. Non se ne capisce il bisogno. Nick è fondamentale perchè di sicuro è l'unico a comprendere lo spirito pulito e sognatore di Gatsby: “tu vali da solo molto di più di quanto possano valere tutti quanti loro”, ma nel romanzo manca il passaggio psicanalitico. Tutto per lei, per la sua Daisy. Non una semplice storia d'amore per una donna, ma per quella "luce verde" che c'è in ognuno di noi, ma che non tutti seguiamo. "Era gente sbadata, Tom e Daisy - rompevano cose e persone e poi si ritiravano nei loro soldi e nella loro enorme noncuranza o qualunque cosa fosse che li teneva insieme, e lasciavano che fossero altri a pulire lo sporco che lasciavano...". Grazie Gatsby. Dedicato a tutti coloro che sanno commuoversi per una piccola luce verde.

domenica 3 ottobre 2010

Inception. Christopher Nolan. 2010


I sogni sembrano reali mentre ci sei dentro. È solo dopo esserti svegliato che ti rendi conto che effettivamente c’era qualcosa di strano

Colpita, affondata, irrimediabilmente innamorata. Volevo far tacere ogni mia parola, sarebbe risultata indegna, riduttiva, folle come l'impresa di voler racchiudere l'oceano in un bicchiere, poi mentre cercavo delle foto, da inserire in un collage, con i momenti che più mi hanno fatto palpitare di emozione, stupore, ho deciso che qualche commento potevo disseminarlo.
Leonardo DiCaprio, ancora una volta, come già magistralmente in Shutter island, viaggia nella mente, nel subconscio, c'avrà preso gusto! In realtà il suo viso angelico e ombroso, ben sa mettersi nei panni di un’anima perduta. Il suo demone ancora una volta una donna: Marion Cotillard, struggente bellezza,da capogiro.
Anime che condividono lo stesso spazio onirico. Cosa c'è di più geniale? Mi sono catapultata tra i banchi, una scolaretta che prende appunti, a chiaccherare con i compagni di corso, per poi vedere entrare proprio Lui: si, il dottor S., Freud.
Un'ultima missione, la più importante, quella decisiva, entrare, cioè nella mente del figlio ereditiere di un miliardario per impiantargli l’idea di dividere il suo impero commerciale, con l'Inception, l'innesto perchè tutto ciò potrebbe cambiare le sorti dell’economia globale.
Lasciatevi istruire, entrate nel sogno, del sogno, del sogno, avete solo questa possibilità, segnate da subito le regole del gioco per non dimenticarle nel mentre e fare confusione: non servono gli occhialini 3-D per vedere la terza dimensione, siete già nella terza dimensione!
Questa recensione non vi serve a nulla, è una presa in giro il solo confronto, dimenticatela, passate oltre e ANDATE A VEDERE IL FILM DI CORSA, potete entrare ora nel mio sogno? No. Se non sapete e potete farlo è tutto vano. Autoinnestatevi questo sogno e non svegliatevi, attenti ai calci, all'acqua, chiudete gli occhi e non fatevi disturbare. Sognate in santapace, leggete queste righe in silenzio, sottovoce, con la mente. Sccch! nessun rumore, qualcuno a fianco a voi, sta sognando, non destatelo! Non destatevi. Siete voi i protagonisti di questo film, lo scoprirete solo quando, abbandonata la sala cinematografica, andrete verso l'uscita.
E' la vostra mente il palco in cui va scena quest'atto. Difficile tornare alla realtà, vero?

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