“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
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giovedì 20 settembre 2018
Lazzaro felice di Alice Rohrwacher. 2018
Il cinema di Alice Rohrwacher ipnotizza come lei, è libero, surreale, fresco.
Pasoliniano. Lazzaro è il Lazzaro dei Vangeli, non solo colui che risorge cioè, ma colui che Dio piange morto e per questo risorge. Il prescelto, il meritevole, la scelta del nome non è casuale.
In "Lazzaro felice" gli occhi della regista sono rivolti verso gli ultimi, tutti attori non protagonisti (scelte difficili, ma spesso vincenti). Schiavi, nullatenenti ma con la gioia di vivere, perchè per dirla alla Rousseau è la natura ad essere il modello ideale, la disuguaglianza fu introdotta dalla proprietà privata.
Mezzadri quando la mezzadria era stata già bandita per legge, (si faticherà all'inizio, infatti, a dare una collocazione spazio-temporale) servi della marchesa Alfonsina, interpratata da Nicoletta Braschi.
Lazzaro (il giovane protagonista) intreccerà un'amicizia vera e sincera proprio con il figlio della marchesa, mettendo in evidenza quanto esistano due medioevo, uno storico, ma anche e soprattutto uno umano: quello di Tancredi (figlio della marchesa) e della società che "libera" i mezzadri.Quello in cui la democrazia trae in salvo gli schiavi per gettarli poi, soli, in un sistema comunque chiuso, e classista.
Il messaggio- devo ammetterlo- è un po'banale, così come anche la scrittura che a tratti regge poco: come si può negli anni Novanta, in piena tecnologia credere che questi contadini non si ribellino e non abbandonino il campo di lavoro?
E poi perchè Lazzaro, il buono, è un po' bonaccione? Parla coi lupi, risorge, è una figura un po'messianica, aiuta tutti, non conosce malizia e male. Ma la bontà, per essere tale, ha bisogno davvero di essere acritica e inconsapevole? La ribellione, uno spirito critico non possono appartenere anche ad un "buono"?
Il vento è un elemento sonoro ricorrente nel film, magico, da favola. La Rohrwacher non mi convince mai del tutto, però -cazzo- se ha stile.
mercoledì 1 settembre 2010
Shrek e vissero felici e contenti, 2010

Davvero poco.
In quello che dovrebbe essere l'ultimo episodio della serie, Shrek ha messo su famiglia ed è è un perfetto uomo di casa. Invece di spaventare gli abitanti del villaggio come con gioia e orgoglio faceva una volta, si trova ad autografare forconi e a cambiare pannolini.
Un pò per nostalgia verso i giorni in cui si sentiva un “vero orco”, un po per superficialità, Shrek stringe un patto con il nano Tremotino, ‘maghetto’ capace di strappare con l’inganno scambi apparentemente equilibrati e privi di controindicazioni.
Tra le clausule del "contratto " stipulato però ve ne sono alcune che facenno finire Shrek in una versione alternativa di "Molto Molto Lontano", dove gli orchi vengono cacciati, Tremotino è Re e lui e Fiona non si sono mai incontrati.
Shrek ha solo 24 ore per sistemare le cose e andar via da un mondo in cui nessuno si ricorda di lui, e non ha mai liberato Fiona dalla torre in cui era segregata.
Come detto, il film è bello, divertente, scene romantiche e scene esilaranti, personaggi nuovi e vecchie consocenze.
Shrek 4 ha gli stessi produttori, gli stessi protagonisti, le stesse ambientazioni dei precedenti ma non è neanche lontanamente paragonabile al "capolavoro" della prima uscita che ancora fa ridere gli spettatori.
In quello che dovrebbe essere l'ultimo episodio della serie, Shrek ha messo su famiglia ed è è un perfetto uomo di casa. Invece di spaventare gli abitanti del villaggio come con gioia e orgoglio faceva una volta, si trova ad autografare forconi e a cambiare pannolini.
Un pò per nostalgia verso i giorni in cui si sentiva un “vero orco”, un po per superficialità, Shrek stringe un patto con il nano Tremotino, ‘maghetto’ capace di strappare con l’inganno scambi apparentemente equilibrati e privi di controindicazioni.
Tra le clausule del "contratto " stipulato però ve ne sono alcune che facenno finire Shrek in una versione alternativa di "Molto Molto Lontano", dove gli orchi vengono cacciati, Tremotino è Re e lui e Fiona non si sono mai incontrati.
Shrek ha solo 24 ore per sistemare le cose e andar via da un mondo in cui nessuno si ricorda di lui, e non ha mai liberato Fiona dalla torre in cui era segregata.
Come detto, il film è bello, divertente, scene romantiche e scene esilaranti, personaggi nuovi e vecchie consocenze.
Shrek 4 ha gli stessi produttori, gli stessi protagonisti, le stesse ambientazioni dei precedenti ma non è neanche lontanamente paragonabile al "capolavoro" della prima uscita che ancora fa ridere gli spettatori.
domenica 21 marzo 2010
la mia prima volta .....un pò perplesso...
..ero un po emozionato...lei era li ..per me era la prima volta..
..tutti mi dicevano che sarebbe stato bellissimo... ma io...non sapevo cosa aspettarmi... immaginavo cose
quasi acrobatiche ..poi è inziato... tutto è cominciato lentamente..non capivo ...cercavo di assaporare ogni movimento, poi .... un po a destra ... un po a sinistra. mi avvolgeva...ero completamente preso...un putiferio di emozioni, poi calma..poi ancora movimenti sfrenati ... po su...poi giù....
cavoli ...bello il 3D...
:-D :-D
ma che avevate pensato ...guardoni che non siete altro..!!
sono andato a vedere "Alice in Wonderland" .. e come detto ...se qualcuno non l'aveva capito prima...non c'ero mai stato a vedere un film in 3D..
L'attesa era grande sia per il 3D e sia perchè il Big Fish di Tim Burton mi è rimasto nella testa..e mi dicevo: "se senza 3D è stato in grado di far volare la fantasia in quel modo, solo raccontando bene la storia e facendo immaginare senza milioni di dollari di effetti speciali, cosa accadrà ora?".
La storia :
Alice , ormai diciannovenne, non ricorda più nulla delle sue avventure nel Paese delle Meraviglie, ma fa ancora i sogni delle esperienze di 13 anni fa. Durante una festa decide di inseguire nel bosco un curioso coniglio che aveva già visto in precedenza: il Bianconiglio.
Dopo una breve corsa la ragazza vede il roditore gettarsi in un grande buco nel terreno ai piedi di un piccolo arbusto. Curiosa, si sporge per capire dove questa buca porti, ma nel farlo perde l'equilibrio e vi cade dentro.

Alice In Wonderland è un film bello, sotto tutti gli aspetti. E' il classico film della Disney con il bene che vince sul male, da guardare con tutta la famiglia magari nel periodo natalizio.
E' ben fatto, pulito, divertente. C'è un po di azione, ci sono i buoni propositi.E' la vittoria dell'anticonformismo sulle ipocrisie del mondo contemporaneo.
"La storia è ovviamente un classico, con immagini, idee e concetti molto iconici. Viene sempre fuori qualcosa che mostra una serie di strani eventi. Ogni personaggio è strambo, e Alice non fa che vagare da un incontro all’altro, risultando quasi solo come un osservatore. "
E' comunque piacevole e non ci si annoia a guardarlo. Il 3D , ovviamente, aggiunge qualcosa in più a quel mondo fantastico che nel film è descritto.
Appunto ..un bel film disney.
Tuttavia come detto prima, Tim Burton mi aveva già fatto sognare senza bisogno del 3D.
Diciamo che la sfavillante accoppiata Depp/Burton se da un lato elevano il film ad un filmone che ha mietuto incassi in tutto il mondo, dall'altro non lo portano allo stesso livello di altri capolavori dei 2 artisti.
Jhonny - mani di forbice - Depp come sempre si adagia pienamente in ogni personaggio che interpreta ma non puo essere questo il film.
Anche l'apporto delle musiche di Danny Elfman già autore di molte delle colonne sonore di Burton non aiuta. Anzi in certi punti chiudendo gli occhi si possono riassaporare lontani sprazzi del mondo , appunto, di Edward Mani Di Forbice facendo trapelare, un po di nostalgia.

Forse il fatto che si tratta sempre di un film Disney quindi necessariamente vincolato ad un stile che si discosta dalle storie solite di burton ha tolto un po di smalto agli occhi di chi cercava proprio il timbro del regista, come era successo ad esempio in "nightmare before christmas" , su una stora già di per se famosa.
..non è stata una delusione..ma come si sa...la prima volta ..lascia sempre un po perplessi. ;-)
..e il fatto che Tim Burton forse dirigerà anche il remake cinematografico della Famiglia addams non mi entusiasma.
domenica 28 febbraio 2010
Il quarto tipo.....(ma quarto sta per quarta categoria??)

Il quarto tipo è uscito già da un po ...ma già il cuore mi diceva che non sarebbe valsa la pena andare a vederlo al cinema..
La storia : Alaska, giorni nostri. Dagli anni 60 si sono verificati tantissimi casi di sparizioni misteriose ma nonostante le molteplici investigazioni dell'FBI, nessun caso è mai stato risolto. La dottoressa Tyler, psicologa, comincia a videoregistrare le sedute con pazienti traumatizzati e comincia a scoprire le più inquietanti prove di rapimenti alieni mai documentate...
Il film non mi è piaciuto. Solita storia, solito videocamera digitale che riprende le scene pseudo reali (molto usata ultimamente ma non per questo, sempre di buon gusto).
Cast non certo eccezionale a parte la Jovovich.
musiche ..... non ricordo se le musiche ci sono o meno...(riguarderò e annoterò poi...)
Forse se invece di tentare la via del "ci credo"/"non ci credo" , si fosse pensato maggiormente a scrittura e fotografia evitando quegli innesti con pseudo riprese repertorio e video pesudo amatoriali, e magari a chiudere una storia che poteva essere anche avvincente, forse si sarebbe creato un lavoro migliore.
La storia potrebbe avere spunti interessanti ma per rimanere nell'ambito del documentario/film e per sembrare almeno un pò "vera", non ha risovolti eccezionali.
Tutti i temi , su ognuno dei quali si potrebbe girare una collezione di film, (alieni, sumeri, incontri ravvicinati, psiche umana, paure, ecc ecc) sono sempre sfiorati e mai raccolti appieno nel film.
Le ambientazioni quasi sempre uguali e se qualcuno si aspetta di vedere scene da brivido ... rimarrà deluso.
Alla fine lo spettatore dovrebbe rimanere con il dubbio che quel che ha visto sia vero o meno , ma almeno per me, questo dubbio non mi è mai neanche nato...( e per uno che ha visto tutta la serie xfiles non è positivo :-p )...
attenzione ai gufi....
La storia : Alaska, giorni nostri. Dagli anni 60 si sono verificati tantissimi casi di sparizioni misteriose ma nonostante le molteplici investigazioni dell'FBI, nessun caso è mai stato risolto. La dottoressa Tyler, psicologa, comincia a videoregistrare le sedute con pazienti traumatizzati e comincia a scoprire le più inquietanti prove di rapimenti alieni mai documentate...
Il film non mi è piaciuto. Solita storia, solito videocamera digitale che riprende le scene pseudo reali (molto usata ultimamente ma non per questo, sempre di buon gusto).
Cast non certo eccezionale a parte la Jovovich.
musiche ..... non ricordo se le musiche ci sono o meno...(riguarderò e annoterò poi...)
Forse se invece di tentare la via del "ci credo"/"non ci credo" , si fosse pensato maggiormente a scrittura e fotografia evitando quegli innesti con pseudo riprese repertorio e video pesudo amatoriali, e magari a chiudere una storia che poteva essere anche avvincente, forse si sarebbe creato un lavoro migliore.
La storia potrebbe avere spunti interessanti ma per rimanere nell'ambito del documentario/film e per sembrare almeno un pò "vera", non ha risovolti eccezionali.
Tutti i temi , su ognuno dei quali si potrebbe girare una collezione di film, (alieni, sumeri, incontri ravvicinati, psiche umana, paure, ecc ecc) sono sempre sfiorati e mai raccolti appieno nel film.
Le ambientazioni quasi sempre uguali e se qualcuno si aspetta di vedere scene da brivido ... rimarrà deluso.
Alla fine lo spettatore dovrebbe rimanere con il dubbio che quel che ha visto sia vero o meno , ma almeno per me, questo dubbio non mi è mai neanche nato...( e per uno che ha visto tutta la serie xfiles non è positivo :-p )...
attenzione ai gufi....
venerdì 29 gennaio 2010
Avatar. Io ti ho visto

Non è tanto l'emozione di indossare gli occhialini e varcare letteralmente la soglia che ci divide da Pandora a farla da padrona, quanto la concretezza di un film che per certi versi invece dovrebbe essere del tutto fantascientifico. Uno script singolare dal quale è completamente assente la Terra, mai vista, mai menzionata nei 162 minuti di film. Quindi nel 2154 la Terra sarà già sul punto di diventare un ricordo? Ecologico e naturalista il messaggio "bond", il legame fisico che ogni essere condivide nei confronti dell'altro attraverso la propria coda, a cui si lega formando un unicum. Tutto mi è sembrato molto vero, molto probabile. Molto più veritiero di un District 9 (anche molto più carini i pupazzoni blu, dei gamberoni verdi). Degna di nota la conclusione del film: nessuna convivenza e riconciliazione è possibile. Gli umani vengono rispediti da dove sono venuti e il ‘sistema' del pianeta-foresta ristabilito nel suo ordine retto solo nella relazione tra le parti. (Questo dovrebbe far riflettere, la Terra potrebbe trovarsi in crisi forse proprio perchè non ha saputo far proprio questo modus vivendi. Non si vive di sola energia.)
Avatar. Il concetto è quello di guidare a distanza questi corpi che si chiamano Avatar, il risultato di dna umano mischiato al dna degli indigeni. Solo alla fine ne comprendi davvero il senso: "prendere un corpo", ma non solo in senso fisico-biologico, ma una vera re-incarnazione, il tutto è più della somma delle sue parti. Jake non è solo una mente umana in un corpo alieno, è uno spirito in relazione con il ‘sistema', con l'eco-sistema. Questo proverete guardando il film: "Adesso mi sembra questa la realtà, e il mondo reale la fantasia. Questa, questa è la nostra terra! "
lunedì 16 novembre 2009
2012. "Attenta alle uova, cara!"

Consiglio: se volete saperne di più sulla profezia dei Maya, circa l'apocalisse cui saremmo destinati nel solstizio d'inverno 2012, guardatevi un documentario.
Cosa ricorderò del film: - La Terra si spacca in due e due arzille vecchiette in macchina si preoccupano di evitare cunette per non rompere le loro uova.
- Tutti i capi di Stato salgono su una sorta di arca per salvarsi e salvaguardare inoltre la specie umana, ma il premier italiano si rifiuta di salire e si ritira in preghiera (??????????????)
- Giraffe e rinoceronti vengono tirati su e trasportati sull'arca con degli elicotterini
- L'ultima frase del film: "Papà non porto più il pannolino"
*** QUESTA E' UN INTRUSIONE NON AUTORIZZATA ***
barby perdonami se entro nella tua recensione..
ma così almeno nella recensione c'è qualcosa di inaspettato,
dato che nel film è tutto scontato..
non importa che si sia in macchina, a piedi , in aereo, o in ....arca, in cielo o in mare....
i protagonisti diventano mitici e scansano tutto.
oggetti volanti poco identificati,voragini kilometriche che Inghiottiscono tutto..."il resto"..
grattacieli, ponti, montagne tutto vola via e loro
...salvi...
quindi tutto diventa poco realistico (se mai la fine del mondo potesse avere un minimo di realismo) .
già dalle prime scene , si può tranquillamente pre-Dire che vivrà, chi morirà, le coppie che si creeranno e quelle che si sfasceranno
certo gli effetti speciali sono forti , ma per il resto c'è poco.
"the day after tomorrow " mi aveva preso di più.
l'unica scena che mi ha lasciato qualcosa,
è quando un padre ormai vicino alla morte, non ha fatto in tempo a chiedere scusa al figlio per averlo rinnegato in passato...
nota ironica:
da questo film si può notare quanta influenza abbia il nostro premier nel mondo..
scherzi a parte:
non capisco come mai, ma nelle scene in cui ci sono i big del mondo... l'italia ha un ruolo predominante... e il martirio in preghiera finale ... è stato il momento più emozionante del film.
(modify)
*** QUESTA ERA UN INTRUSIONE NON AUTORIZZATA ***
*** QUESTA E' UN INTRUSIONE NON AUTORIZZATA ***
barby perdonami se entro nella tua recensione..
ma così almeno nella recensione c'è qualcosa di inaspettato,
dato che nel film è tutto scontato..
non importa che si sia in macchina, a piedi , in aereo, o in ....arca, in cielo o in mare....
i protagonisti diventano mitici e scansano tutto.
oggetti volanti poco identificati,voragini kilometriche che Inghiottiscono tutto..."il resto"..
grattacieli, ponti, montagne tutto vola via e loro
...salvi...
quindi tutto diventa poco realistico (se mai la fine del mondo potesse avere un minimo di realismo) .
già dalle prime scene , si può tranquillamente pre-Dire che vivrà, chi morirà, le coppie che si creeranno e quelle che si sfasceranno
certo gli effetti speciali sono forti , ma per il resto c'è poco.
"the day after tomorrow " mi aveva preso di più.
l'unica scena che mi ha lasciato qualcosa,
è quando un padre ormai vicino alla morte, non ha fatto in tempo a chiedere scusa al figlio per averlo rinnegato in passato...
nota ironica:
da questo film si può notare quanta influenza abbia il nostro premier nel mondo..
scherzi a parte:
non capisco come mai, ma nelle scene in cui ci sono i big del mondo... l'italia ha un ruolo predominante... e il martirio in preghiera finale ... è stato il momento più emozionante del film.
(modify)
*** QUESTA ERA UN INTRUSIONE NON AUTORIZZATA ***
giovedì 5 novembre 2009
Parnassus. L'uomo che voleva ingannare il diavolo

Lo spietato Mr. Nick, pretende però in cambio sua figlia, (se mai ne avrà una), allo scoccare del suo sedicesimo compleanno. Quando quel giorno arriva, Parnassus non sa come bloccare il patto, non vuole perdere la figlia (ha già perso la moglie, che muore di parto). Dal giro di carte una strana figura: l'appeso e il suo carrozzone ambulante incrocia uno strano giovane, appeso, perchè trovato impiccato sotto un ponte. Affascinante, ammaliante e misterioso…Tony, allias Heath Ledger, scomparso prematuramente lo scorso 28 gennaio a soli 28 anni per un'overdose di farmaci, prima ancora che le riprese del film fossero terminate.
Ma "nulla è per sempre neanche la morte". Dirà Johnny Depp, che insieme a Jude Law e Colin Farrell hanno prestato il loro voltoa Tony per ultimare le scene del film, senza cambiare le caratteristiche del protagonista e senza alcun ricorso alla tecnologia digitale. (Gesto apprezzabilissimo) Come? Chi attraversa lo specchio di Parnassus si ritrova catapultato in un mondo meraviglioso, fantastico, è il mondo dell'introspezione, dei desideri. Tony quando oltrepassa lo specchio ha sempre un volto diverso, potere dell'immaginazione, atto dovuto per esigenze sceniche, ma anche un richiamo tutto pirandelliano alle maschere, ai mille volti che una personalità duplice porta con sè. Primo problema risolto così dunque.
Secondo problema: per salvare la figlia Valentina dalla dannazione cosa farà invece Parnassus?
Cede ad una nuova proposta del diavolo: l'anima della ragazza andrà al primo che riesce a sedurre cinque anime. Tony ne seduce solo quattro. Poi il suo destino busserà alla porta per chiedere il conto. Si scoprirà chi è Tony in realtà e quale la sua losca e agghiacciante attività.
L'eterna e umana ricerca dell’immortalità, ma a cosa serve poi essere immortali? Bellissimo il rapporto padre-figlia e i divertimenti semplici di quando ancora non esisteva la scatoletta chiamata tv. Emblematico in tal senso l'atto conclusivo del film: Parnassus abbandona i voli fantastici e si dedica allo spettacolo di burattini.
Basta poco per vivere grandi avventure. Basta poco per vivere una fiaba. A volte basta solo andare al cinema.
mercoledì 7 ottobre 2009
Quando la fantascienza abbraccia la realtà

Originalità e vero talento. Questo è District 9.
Alieni ‘extracomunitari’, in ostaggio in un centro profughi, disprezzati e trattati come dei "gamberoni".
Una convivenza tra quelli che si definiscono umani e i “non umani”, i diversi. Vent'anni o poco piu'addietro un’astronave con milioni di alieni sbarca a Johannesburg, in Sud Africa.
Il loro mezzo è in avaria, non possono ripartire, allora vengono "collocati" in un ghetto, il Distretto 9. Ma gli umani non vogliono i "diversi" e il Governo per far tacere il malcontento della popolazione, decide di spostare il milione di alieni in un’altra zona. L'operazione è gestita dalla MNU, una società privata a cui degli alieni frega molto poco, che, aspira, in realtà solo alle loro armi, "aliene", piu'all'avanguardia. Armi, però, inutilizzabili dal genere umano, perchè funzionanti solo tramite il Dna alieno.
Uno degli operativi della MNU (un tipo poco sveglio), giunge al Distretto col compito di censire gli alieni e far firmare loro l’avviso di sfratto, ma viene infettato da un loro virus, che gli muterà col passare del tempo il codice genetico, trasformandolo in un alieno.
Wikus Van Der Merwe è il suo nome. Quando ci si accorgerà delle sue mutazioni diventerà l’uomo più ricercato dai potenti della terra; avendo dna alieno è l’unico in grado di poter usare le armi spaziali.
La parte centrale del film è, infatti, tutta incentrata sulla "caccia all’uomo alieno", che alla fine sarà costretto a rifugiarsi proprio lì, nel ghetto, nel Distretto 9…e a rimanerci per tre anni o forse anche piu'.
Originale non solo la storia e la materia trattata, ma anche la resa cinematografica: falsi telegiornali e finte interviste documentano il narrato, come se si trattasse di una vera ricostruzione.
Carini gli alieni: non bassi, tondeggianti e verdi, ma dei veri gamberoni, con sentimenti ed emozioni molto piu'"umane"di quanto si pensi. Ci si serve di essi per mettere in scena una denuncia nei confronti dei diritti "umani", calpestati e umiliati.
Gli alieni,infatti, sono maltrattati dalle forze dell’ordine, picchiati, uccisi senza motivo, studiati e usati come cavie umane per delle sperimentazioni. Interessanti anche i richiami alla malavita organizzata, al racket mafioso in mano a dei nigeriani, che vendono cibo per gatti e prostitute agli alieni per riceverne guadagno.
E quando l'alieno si rivolge all'uomo infettato, dicendogli: “ora sei uguale a noi“, lui incredulo e schifato gli risponderà “no, noi non saremo mai uguali!“.
Alieni ‘extracomunitari’, in ostaggio in un centro profughi, disprezzati e trattati come dei "gamberoni".
Una convivenza tra quelli che si definiscono umani e i “non umani”, i diversi. Vent'anni o poco piu'addietro un’astronave con milioni di alieni sbarca a Johannesburg, in Sud Africa.
Il loro mezzo è in avaria, non possono ripartire, allora vengono "collocati" in un ghetto, il Distretto 9. Ma gli umani non vogliono i "diversi" e il Governo per far tacere il malcontento della popolazione, decide di spostare il milione di alieni in un’altra zona. L'operazione è gestita dalla MNU, una società privata a cui degli alieni frega molto poco, che, aspira, in realtà solo alle loro armi, "aliene", piu'all'avanguardia. Armi, però, inutilizzabili dal genere umano, perchè funzionanti solo tramite il Dna alieno.
Uno degli operativi della MNU (un tipo poco sveglio), giunge al Distretto col compito di censire gli alieni e far firmare loro l’avviso di sfratto, ma viene infettato da un loro virus, che gli muterà col passare del tempo il codice genetico, trasformandolo in un alieno.
Wikus Van Der Merwe è il suo nome. Quando ci si accorgerà delle sue mutazioni diventerà l’uomo più ricercato dai potenti della terra; avendo dna alieno è l’unico in grado di poter usare le armi spaziali.
La parte centrale del film è, infatti, tutta incentrata sulla "caccia all’uomo alieno", che alla fine sarà costretto a rifugiarsi proprio lì, nel ghetto, nel Distretto 9…e a rimanerci per tre anni o forse anche piu'.
Originale non solo la storia e la materia trattata, ma anche la resa cinematografica: falsi telegiornali e finte interviste documentano il narrato, come se si trattasse di una vera ricostruzione.
Carini gli alieni: non bassi, tondeggianti e verdi, ma dei veri gamberoni, con sentimenti ed emozioni molto piu'"umane"di quanto si pensi. Ci si serve di essi per mettere in scena una denuncia nei confronti dei diritti "umani", calpestati e umiliati.
Gli alieni,infatti, sono maltrattati dalle forze dell’ordine, picchiati, uccisi senza motivo, studiati e usati come cavie umane per delle sperimentazioni. Interessanti anche i richiami alla malavita organizzata, al racket mafioso in mano a dei nigeriani, che vendono cibo per gatti e prostitute agli alieni per riceverne guadagno.
E quando l'alieno si rivolge all'uomo infettato, dicendogli: “ora sei uguale a noi“, lui incredulo e schifato gli risponderà “no, noi non saremo mai uguali!“.
Già, nessuna razza credo possa mai essere comparata alla nostra. In peggio. E alla fine del film non hai paura degli alieni...ma solo degli umani!
venerdì 2 ottobre 2009
Segnali dal futuro

Il solito film catastrofista sulla fine del mondo, si penserà.
In effetti, rispetto alle aspettative sono rimasto un po deluso.
"Segnali Dal Futuro" è un film fresco fresco di sala, che ha avuto un buon riscontro di pubblico sia in america che in itala.
In breve , la storia : Nel '59, in occasione dell'inaugurazione di una scuola elementare viene interrata una "capsula del tempo" in cui i bambini conservano propri disegni e pensieri su come vedono il futuro. Tra essi Lucinda che appare abbastanza disturbata. 50 anni dopo la capsula viene riaperta e John Koestler padre di uno degli alunni attuali, professore del Mit , entra in possesso del foglio che Lucinda aveva scritto. Una serie di numeri apparentemente senza senso. Jonh, anche grazie alla figlia di Lucinda che jonh cerca e trova, scopre il significato di questi numeri. Prevedono data, ora e luogo dei peggiori disastri degli ultimi 50 anni fino ad arrivare alla fine del mondo che dovrebbe avvenire in breve tempo.
I temi ci sono.
In primo luogo il contrasto tra "eventi predeterminati" ed "eventi casuali".
Questo primo tema, a causa della storia personale di John che ha perso la moglie in un incendio, si tramuta presto nella domanda "si può intervenire per cambiare il futuro?"..o nel caso di John ...."avrei potuto salvare mia moglie sapendo cosa sarebbe successo?"
Altro tema è la contrapposizione visione scientifica-visione religiosa di John e del padre.
Padre che come tutti i personaggi del film a parte i protagonisti, appare in modo spot nella narrazione, quasi a dover riempire dei vuoti.
Stessa sorte per la sorella di John, per il suo collega e per la maestra di Lucinda.
Ancora, altro tema, è l'esistenza di forme di vita aliene, che intereagiscono con noi e che decidono chi si salverà nella futura fine del mondo di cui si sanno già la data.
Ogni tema però non è mai sviluppato a dovere, anzi andando avanti si aggiungono sempre quesiti che poi non vengono risolti.
Forse anche per questo alimentare il film con nuovi spunti che comunque si rimane attenti fino alla fine. Spettacolari gli effetti speciali, specie la sequenza dell'Aereo.Certo, dopo il finale, si rimane comunque un po perplessi e con un po di dubbi.
Note
-Quando il professore trova il nesso tra i numeri mi sembra di rivedere John Nesh (A Beautiful Mind), mancano solo che i numeri si illuminino.
-Durante tutto il film si vedo dei sassi neri, nelle scene in cui ci sono gli "alieni"...ma il loro significato rimane sconosciuto,
Ottimo come al solito comunque , il protagonista, Nicolas Cage. Gli altri come detto appaionon e scompaiono in poco tempo.
mercoledì 16 settembre 2009
Twilight
25 Dicembre
Parto sempre col gap iniziale di non aver letto il libro. E onestamento rimango deluso... e faccio presente che io avrei preferito vedere Saw 5... un genere un tantino diverso.. :-)
La storia è una storia d'amore , appunto, tratta dal primo libro di Stephenie Meyer, pubblicato nel 2005 che ha riscosso moltissimo successo in tutto il mondo soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi. (sarà per questo che io ed il mio gruppo alzavamo l'età media della sala?)
Bella decide di andare a vivere con il padre, nella piovosa cittadina di Forks. Nel nuovo liceo incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro.
È un vampiro, che però ha scelto, insieme con la sua famiglia, di non bere sangue umano ma solo animale. Bella e Edward si innamorano perdutamente.
La storia diventa più movimentata quanto James, un vampiro nemico , prende di mira e cerca di uccidere Bella.
Quindi lotta tra i due con conclusione scontata che non vi anticipo per non rovinarvi la sorpresa.
Tutto qui....? ..Si.
Parto con le critiche.
Pur non avendo letto il libro , il film secondo me, non gli rende giustizia (o forse spero che il libro sia meglio).
Io non ho nulla contro le storie d'amore che fanno sognare, anzi, benvengano.
Ma quì le varie vicissitudini sono troppo concentrate....come quando in un libro salti i capitoli. Tutta la storia d'amore inizia con un sguardo tra i due giovani appena conosciuti al liceo, poi una serie di eventi e nella successiva scena in cui si rivedono, sono subito super attratti tanto che lui rischia di mostrare le sue capacità sovrannaturali a tutti.
Vabè che l'ormone libero impazza tra i diciassettenni (beh anche fra i neo-trentenni) però nel film non si percepisce ( o non l'ho capito io ) come l'amore tra i due sia nato, cresciuto, ed esploso a tal punto da rischiare la vita l'uno per l'altra. Oltretutto è il punto cruciale del film e di tutta la saga che se va bene come altre simili....durerà molto a lungo..
vabè sarò io pignolo però secondo me si poteva fare molto di più anche perchè gli spunti sono tanti.. (Bella è umana lui un vampiro, i familiari di lui ..son tutti vampiri , i due non si possono baciare per non rischiare che a lui venga l'impulso di ......
bere il suo sangue :-)...poi gli abitanti della cittadina che sono considerati solo marginalmente , ogni tanto ne muore qualcuno ma si da la colpa agli animali.
mmah.
Una delle scene che mi ha colpito maggiormente è quando Bella per salvare la vita al padre, non gli racconta che sta scappando dal vampiro cattivo ma lo rimprovera e dice di voler andar via di casa , in questo modo "abbandonandolo" come anni prima aveva fatto la madre prima di separasi.
Secondo me quella è una scena ad un livello superiore rispetto alle altre anche se forse quasi insignificante nella storia perchè li si percepisce invece il dispiacere del padre all'udire le parole della figlia.
Le scene sono un mix tra ambientazioni stile harry potter e twin peaks e movimenti stile matrix.
Poi ancora..
Io capisco che le teenager siano attratte dai bellocci nei film d'amore (vedi scamarcio e roba simile) ma non capisco come faccia ad attrarre tanto un gruppo di persone che nel film son sempre bianco cadavere.
E all'interno della storia non capisco come mai questo risulti normale.
Quando lui va in giro con gli occhiali da sole neri..sembra ....avete presente il film "Week-end col morto" (non vorrei sbagliare ma avrà quasi 20 anni) ..ecco
..guardate il morto... questa è l'impressione che ho avuto.
e ancora...
da che mondo e mondo il vampiro è associato all'oscurità.
I vampiri muoiono alla luce del sole e non possono guardarsi allo specchio perchè altrimenti la luce del sole si rifletterebbe tramite loro.
In questa storia i vampiri alla luce del sole diventano più...brillanti e la casa di lui è una gigantesca vetrata.
Il cast è molto giovane.
Molti degli attori provengono da OC.
Il protagonista è un artista polivalente che si districa bene in diverse direzioni, musica, teatro cinema moda...una giovane promessa.
Tra le cose che lo hanno reso famoso la partecipazione in due Harry potter
La protagonista, Bella, anch'essa giovanissima ha diversi film alle spalle e sta prendendo piede soprattuto nei thriller e horror.
Tra tutti...è stata con jodie foster in "Panic Room" ed è stata la protagonista di "The Messenger" prodotto da Sam Raimi che per chi non lo conoscesse ha prodotto The Grudge ed ha diretto i vari spiderman.
Chiudo.
Buon Natale a tutti
Parto sempre col gap iniziale di non aver letto il libro. E onestamento rimango deluso... e faccio presente che io avrei preferito vedere Saw 5... un genere un tantino diverso.. :-)
La storia è una storia d'amore , appunto, tratta dal primo libro di Stephenie Meyer, pubblicato nel 2005 che ha riscosso moltissimo successo in tutto il mondo soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi. (sarà per questo che io ed il mio gruppo alzavamo l'età media della sala?)
Bella decide di andare a vivere con il padre, nella piovosa cittadina di Forks. Nel nuovo liceo incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro.
È un vampiro, che però ha scelto, insieme con la sua famiglia, di non bere sangue umano ma solo animale. Bella e Edward si innamorano perdutamente.
La storia diventa più movimentata quanto James, un vampiro nemico , prende di mira e cerca di uccidere Bella.
Quindi lotta tra i due con conclusione scontata che non vi anticipo per non rovinarvi la sorpresa.
Tutto qui....? ..Si.
Parto con le critiche.
Pur non avendo letto il libro , il film secondo me, non gli rende giustizia (o forse spero che il libro sia meglio).
Io non ho nulla contro le storie d'amore che fanno sognare, anzi, benvengano.
Ma quì le varie vicissitudini sono troppo concentrate....come quando in un libro salti i capitoli. Tutta la storia d'amore inizia con un sguardo tra i due giovani appena conosciuti al liceo, poi una serie di eventi e nella successiva scena in cui si rivedono, sono subito super attratti tanto che lui rischia di mostrare le sue capacità sovrannaturali a tutti.
Vabè che l'ormone libero impazza tra i diciassettenni (beh anche fra i neo-trentenni) però nel film non si percepisce ( o non l'ho capito io ) come l'amore tra i due sia nato, cresciuto, ed esploso a tal punto da rischiare la vita l'uno per l'altra. Oltretutto è il punto cruciale del film e di tutta la saga che se va bene come altre simili....durerà molto a lungo..
vabè sarò io pignolo però secondo me si poteva fare molto di più anche perchè gli spunti sono tanti.. (Bella è umana lui un vampiro, i familiari di lui ..son tutti vampiri , i due non si possono baciare per non rischiare che a lui venga l'impulso di ......
bere il suo sangue :-)...poi gli abitanti della cittadina che sono considerati solo marginalmente , ogni tanto ne muore qualcuno ma si da la colpa agli animali.
mmah.
Una delle scene che mi ha colpito maggiormente è quando Bella per salvare la vita al padre, non gli racconta che sta scappando dal vampiro cattivo ma lo rimprovera e dice di voler andar via di casa , in questo modo "abbandonandolo" come anni prima aveva fatto la madre prima di separasi.
Secondo me quella è una scena ad un livello superiore rispetto alle altre anche se forse quasi insignificante nella storia perchè li si percepisce invece il dispiacere del padre all'udire le parole della figlia.
Le scene sono un mix tra ambientazioni stile harry potter e twin peaks e movimenti stile matrix.
Poi ancora..
Io capisco che le teenager siano attratte dai bellocci nei film d'amore (vedi scamarcio e roba simile) ma non capisco come faccia ad attrarre tanto un gruppo di persone che nel film son sempre bianco cadavere.
E all'interno della storia non capisco come mai questo risulti normale.
Quando lui va in giro con gli occhiali da sole neri..sembra ....avete presente il film "Week-end col morto" (non vorrei sbagliare ma avrà quasi 20 anni) ..ecco
..guardate il morto... questa è l'impressione che ho avuto.
e ancora...
da che mondo e mondo il vampiro è associato all'oscurità.
I vampiri muoiono alla luce del sole e non possono guardarsi allo specchio perchè altrimenti la luce del sole si rifletterebbe tramite loro.
In questa storia i vampiri alla luce del sole diventano più...brillanti e la casa di lui è una gigantesca vetrata.
Il cast è molto giovane.
Molti degli attori provengono da OC.
Il protagonista è un artista polivalente che si districa bene in diverse direzioni, musica, teatro cinema moda...una giovane promessa.
Tra le cose che lo hanno reso famoso la partecipazione in due Harry potter
La protagonista, Bella, anch'essa giovanissima ha diversi film alle spalle e sta prendendo piede soprattuto nei thriller e horror.
Tra tutti...è stata con jodie foster in "Panic Room" ed è stata la protagonista di "The Messenger" prodotto da Sam Raimi che per chi non lo conoscesse ha prodotto The Grudge ed ha diretto i vari spiderman.
Chiudo.
Buon Natale a tutti
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