Da questa parodia della classica invasione aliena in cui questa volta è un umano ad approdare in un mondo popolato di personaggi verdi con quattro dita ed orecchie a punta nasce Planet 51.
Il mondo di Planet 51 è un mondo che richiama gli USA degli anni ’50, a parte le auto volanti ovviamente , in cui gli abitanti vivono un'esistenza tranquilla e spensierata, tra un rock’roll ed un barbeque in giardino.
L'universo conosciuto non supera le 500 miglia e la Tv è in bianco e nero.
Gli abitanti credono che i militari nascondano le prove dell'esistenza aliena in una base sperduta nel deserto, ed hanno il terrore che il loro mondo possa essere invaso dagli alieni (visti solo al cinema) che possono impadronirsi del loro cervello e renderli zombie.
La vita serena di questa civiltà viene sconvolta, dall’arrivo di un’astronave , da cui fuoriesce un essere tutto bianco e con uno stemmino a stelle e strisce.
Questo Alieno è il Capitano Charles "Chuck" Baker che giunto dalla terra su un pianeta che credeva disabitato dovrà fare in modo di non essere imprigionato e sezionato per avere qualche speranza di far ritorno a casa.
Ad aiutarlo , Lem , un giovane abitante del posto , tanto imbranato in amore quanto coraggioso nel suo tentativo di salvare il suo nuovo amico alieno per il quale rischierà la sua "perfetta" vita .
Il film dunque narra le vicissitudini dei protagonisti tra piogge di sassi e cagnolini stile "Alien".
Planet 51 è un film divertente e piacevole, con delle scene davvero esilaranti.
Tra le più riuscite , quella in cui il rover danza sotto la pioggia di sassi sulla musica di "Singin' in the Rain".
Oppure quando il capitano atterra con la sua astronave nel giardino del giovane Lem mentre sta facendo un barbeque con la famiglia.
Esce trionfante dalla sua navicella e con movenze rallentate stile sbarco sulla luna e pianta la bandiera americana salvo poi accorgersi di esse fissato da tutta la cittadina che osserva sbigottita.
Alla vista degli omini verdi il capitano scappa ed urla in netto contrasto con la visione di astronauta eroe ai quali siamo abituati.
Nonostante la sceneggiatura sia di Joe Stillman, papà di Shrek, comunque, non ci si deve aspettare la stessa carica dell'Orco del "Regno di Molto Molto Lontano" quindi anche se il film non risulta mai noiso o lento, secondo me, non riesce comunque a spiccare il volo.
Curiosità:
Anzitutto una cosa simpatica di cui ci si accorge leggendo i titoli di coda (pratica che ad alcuni può risultare noiosa ndr :-p) è che tra i doppiatori italiani ci sono Linus, Albertino, Nicola Savino, La Pina e Platinette direttamente da Radio Deejay.. (vi lascio scoprire quali sono i personaggi cui danno voce) .
Un pò più semplice da riconoscere per i più attenti è invece la voce del Capitano 'Chuck' Baker che coincide con l' "Ispanico" protagonista de "Il Gladiatore".
Il mondo di Planet 51 è un mondo che richiama gli USA degli anni ’50, a parte le auto volanti ovviamente , in cui gli abitanti vivono un'esistenza tranquilla e spensierata, tra un rock’roll ed un barbeque in giardino.
L'universo conosciuto non supera le 500 miglia e la Tv è in bianco e nero.
Gli abitanti credono che i militari nascondano le prove dell'esistenza aliena in una base sperduta nel deserto, ed hanno il terrore che il loro mondo possa essere invaso dagli alieni (visti solo al cinema) che possono impadronirsi del loro cervello e renderli zombie.
La vita serena di questa civiltà viene sconvolta, dall’arrivo di un’astronave , da cui fuoriesce un essere tutto bianco e con uno stemmino a stelle e strisce.
Questo Alieno è il Capitano Charles "Chuck" Baker che giunto dalla terra su un pianeta che credeva disabitato dovrà fare in modo di non essere imprigionato e sezionato per avere qualche speranza di far ritorno a casa.
Ad aiutarlo , Lem , un giovane abitante del posto , tanto imbranato in amore quanto coraggioso nel suo tentativo di salvare il suo nuovo amico alieno per il quale rischierà la sua "perfetta" vita .
Il film dunque narra le vicissitudini dei protagonisti tra piogge di sassi e cagnolini stile "Alien".
Planet 51 è un film divertente e piacevole, con delle scene davvero esilaranti.
Tra le più riuscite , quella in cui il rover danza sotto la pioggia di sassi sulla musica di "Singin' in the Rain".
Oppure quando il capitano atterra con la sua astronave nel giardino del giovane Lem mentre sta facendo un barbeque con la famiglia.
Esce trionfante dalla sua navicella e con movenze rallentate stile sbarco sulla luna e pianta la bandiera americana salvo poi accorgersi di esse fissato da tutta la cittadina che osserva sbigottita.
Alla vista degli omini verdi il capitano scappa ed urla in netto contrasto con la visione di astronauta eroe ai quali siamo abituati.
Nonostante la sceneggiatura sia di Joe Stillman, papà di Shrek, comunque, non ci si deve aspettare la stessa carica dell'Orco del "Regno di Molto Molto Lontano" quindi anche se il film non risulta mai noiso o lento, secondo me, non riesce comunque a spiccare il volo.
Curiosità:
Anzitutto una cosa simpatica di cui ci si accorge leggendo i titoli di coda (pratica che ad alcuni può risultare noiosa ndr :-p) è che tra i doppiatori italiani ci sono Linus, Albertino, Nicola Savino, La Pina e Platinette direttamente da Radio Deejay.. (vi lascio scoprire quali sono i personaggi cui danno voce) .
Un pò più semplice da riconoscere per i più attenti è invece la voce del Capitano 'Chuck' Baker che coincide con l' "Ispanico" protagonista de "Il Gladiatore".
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