domenica 12 settembre 2010

Amore liquido. Marco Luca Cattaneo. 2010


"(...) Ciò che rende gli uomini socievoli è la loro stessa incapacità a sopportare la solitudine, e con questo se stessi. Il vuoto e il fastidio interiori rappresentano la molla che li spinge tanto verso la compagnia, quanto verso i viaggi e i paesi lontani". (Schopenhauer, in Parerga e Paralipomena)


Anni fa lessi il saggio di Zygmunt Bauman, teorico della società liquido-moderna, ne avevo apprezzato sia la fluidatà della sua scrittura, sia l'aver definito i rapporti sociali destrutturati e la volatilità dei sentimenti. Questo mi ha spinto a guardare il film in gara al Siff 2010, Salento international Film Festival, prodotto low budget e totalmente indipendente.
L’uomo senza qualità, l'uomo protomoderno, che Musil aveva descritto, ha anche smesso di avere legami e adatta i criteri di mercato anche alla sua sfera personale.(Dopo la visione del film, non facevo altro che parlarne, pensieri automatici, senza nemmeno rifletterci tanto su). Le relazioni diventano prodotto,merce di scambio, e ovviamente acquisto solo se mi "conviene", se posso restituire o sostiture in caso di ripensamento. Le emozioni sono solo delle trappole per topo, meglio evitarle!
Il risultato è una società individualistica, e per vivere un sentimento occorrerebbe stare fuori e dentro allo stesso tempo (impresa impossibile, c'ho provato per anni con scarsi risultati). L'altro è un incognita a cui è meglio non affidarsi, meglio una "relazione tascabile" facilmente controllabile. La rete, Internet in questo ha molto aiutato, basta disconnettersi e il gioco è fatto: in contatto si, ma in disparte, da casa mia."Quando non c’è niente che duri, è la rapidità del cambiamento che può redimerti".
Mario, ne è il malinconico ritratto, un uomo addestrato all'incapacità di amare, dottrina che può sfociare sia nel Don Giovanni, che nell'alienazione sociale, pur vibrando di generosa umanità.
E'un quarantenne, operatore ecologico, Bolognese e pornodipendente. In agosto, quando la città si spopola,lui resta in città, finalmente da solo: la sorella, infatti, porta in vacanza l'anziana madre costretta, dopo un ictus, su una sedia a rotella che di norma accudisce Mario e Olga,infermiera rumena di cinquanta anni. Una giovane ragazza madre cambierà questo circolo vizioso.In casa di Mario regna un clima di serena rassegnazione, una dipendenza dettata dai sensi di colpa nel rapporto con sua madre, che impedisce all’uomo di essere un adulto a tutti gli effetti e vivere così una sessualità matura.
Amore Liquido, con riferimento ai rapporti delle persone, liquidi perchè sfuggenti, incapaci cioè di durare nel tempo, mi ha fatto anche pensare al Liquido come lo sperma, che getta nel lavandino, che gli sozza le mani, come il vomito nel cesso quando scopre che nei film che guarda c'è del pedopornograico, come il sudore delle sue polluzioni notturne, dei suoi sogni ad occhi aperti, della sua "cilecca" quando affronta una donna vera. Stefano Fregni (Mario) in questo è davvero molto bravo, lo ricordavo in Ciccio di Un posto al sole.
Lui troppo infelice per sentirsi bello e lei troppo bella per sentirsi infelice, si incontrano in un bar, e si cercano con goffa timidezza, ma la scrittura del film è incompleta e a tratti non all'altezza: Mario rinuncia a questa storia ma i motivi, i conflitti interiori non sono sviluppati, Agatha con Viola, la figlia, lo attende per una giornata al mare, ma lui dopo acquisti, preparativi (le lenzuola con la principessa e i braccioli per Viola) non passerà a prenderle. Un film liquido con un protagonista che rimarca il mito del fanciullino, magistrale il suo connubio di fisicità ed espressioni facciali nel renderlo, chiede aiuto, si vergogna, toccanti i dialoghi con la trans consumando panino e birra davanti al camioncino notturno:
- "Stasera non mangi?"
- "Non ho fame"
- "Come mai?"
- "Ho incontrato una persona"
Ancora una volta un film indipendente prova che, per fare del buon cinema, non c’è bisogno di spendere cifre vertiginose, solo 15.000 euro, infatti, il badget.
Tenerezza e autoerotismo, una scelta di coraggio, soprattutto perchè si tratta del primo lavoro di Cattaneo, quindi gli perdoniamo le scene poco sviluppate ed indecise. Evviva il cinema italiano indipendente!

Nessun commento:

Posta un commento

Coming Soon