venerdì 20 aprile 2012

Vacuum di Giorgio Cugno. 2011



E'arrivato il turno dell'Italia in concorso nella terza giornata del festival del cinema europeo di Lecce. Il giovane regista torinese Giorgio Cugno con questo suo primo lungometraggio affronta il tema della depressione post-partum. Qui il regista veste anche i panni di uno dei protagonisti: è il padre di Mattia, il nascituro su cui ruota l'intera vicenda. Quasi inesistenti i dialoghi per permettere allo spettatore di permeare ed entrare quasi dentro al dramma della madre. Lunghissimi i piani di sequenza a simboleggiare questo malessere che tormenta la giovane donna. Interessante i primi piani soffocanti sul viso dell'attrice, Arianna, la telecamera le sta sempre addosso, con un crescere di fuori fuoco. Arianna comincia a vivere meccanicamente in funzione del suo bambino e il suo corpo si strania da lei diventando puro nutrimento del suo bambino. Dov'è Arianna?
Aperto il finale drammatico, si presta a varie interpretazioni. Nonostante i limiti di una produzione con un budget ridottissimo, il film è molto interessante e intimo.
Incrocio le dita e tifo per Vacuum.

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