mercoledì 3 luglio 2013

The Tree Of Life di Terrence Malick. 2011

"Mi ricordo quando sei nato. Non mi hanno lasciato venire a casa. In marina dicono che un ufficiale deve essere presente al progetto della nave ma non al varo!"
Sia per la Bibbia che per il Corano Giobbe è l'uomo giusto messo alla prova da Dio per dimostrare come non si debba giudicare l'operato divino in base ai parametri umani. Tree of life comincia con una citazione su Giobbe, il dolore dell'innocente. Brad Pitt è un padre troppo autoritario. Tre figli, uno dei quali muore.Sean Penn è il figlio maggiore ormai adulto, che ricostruisce la vicenda tra ricordi, sogni, immagini. Si signori, è un film visionario, è tutta una visione: a livello concettuale, narrativo, espositivo, visivo e anche uditivo. La storia stessa di questa famiglia della middle class americana anni Cinquanta risulta superflua, da contorno. Palma d’Oro 2011. Va in scena la lotta tra Bene e Male: la Grazia è rappresentata dalla rossa ed eterea madre dei tre giovani, da piccola le hanno detto che esiste la Natura che è violenta e vive solo per dominare, e poi c’è la Grazia che invece è la via dell’obbedienza e del sacrificio. Altalene. Vialetti lindi, bambini che giocano. Poi le tenebre, l'acqua che risucchia uno dei tre fratelli. Il padre intima loro di non fare tutto quello che lui poi invece fa, eppure quell'odiato padre è quello cui più risulta essere simile il maggiore dei figli: "Io non sono come lei, sono come te”. Lei è la Grazia, sopporta, finge di non vedere, rimane muta, gira le spalle, stende i panni. Una lunga preghiera laica, sussurrata, a fil di voce, con Natura e Grazia che si scontrano in immagini da screensaver.

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