sabato 21 marzo 2015

Vergine Giurata di Laura Bispuri. 2015

la capra è l’animale più bello che c’è, dopo la donna
Gocce di innevata pioggia cadono tra i boschi, muovendo le foglie. Tutto è immobile. Anche l'umano. Soprattutto se femmineo. A loro non è permesso uscire da sole, non è permesso parlare prima degli uomini, bere prima degli uomini, sparare e cavalcare. Rinunciare all'amore e al piacere di essere toccata, perchè non sempre essere donna coincide con libertà. Sarò l'amante di me stessa, una vergine e vestirò i panni di un uomo. Fasce ben strette ad appiattire il seno, capelli corti, vestitio molto larghi, boxer maschili.Tale pratica vige ancora nelle zone più arretrate dell’Albania, soprattutto al nord. Diventando una vergine giurata, secondo tale arcaica cultura, alla donna vengono riconosciuti i diritti posseduti solo dagli uomini in una società a tutt’oggi maschilista e retrograda. Così Hana, trovatella, cresce sui monti albanesi e attraverso il Kanun, si fa uomo e prende il nome di Marc. Una poesia a bassa voce, sussurrata, mentre Hana/Marc ha dentro un grido che rivendica vita al bordo di quella piscina scivolosa, in cui Hana guarda senza mai cadere. Perfetta Alba Rohrwacher nella sua fisicità che rende benissimo il passaggio uomo-donna e per quell’eleganza che regala ad ogni suo personaggio. La pellicola tenta la trasmissione di un messaggio universale sulla condizione della donna, ma paradossalmente riesce a funzionare solo nelle scene dedicate alla storia. P.S. Mai seguire l'istruttore di nuoto in bagno

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