venerdì 12 febbraio 2016

The Hateful Eight di Tarantino.2016

La storia di una taglia che deve essere riscossa a Red Rock, in Wyoming, nel mezzo dell’inverno, qualche anno dopo la fine della guerra civile. Chi è l’assassino tra gli abominevoli protagonisti maschili? La dura lex della lotta per la sopravvivenza. Tarantino e chi- come me- lo adora non si compiace dell’umano orrore e dell’umana stupidità, non c'è del masochismo, non godiamo nel vedere sangue che si sparge. Sfatiamo questo mito?
Tarantino, insieme a Robert Richardson, ha girato il suo film in 70mm, cioè già questo dovrebbe farvi capire che opera unica sia. Tarantino inquadra una caramella, perchè quel piccolo particolate tornerà utile. La vita è inganno, è fatta di gente brutta, sporca e cattiva che trova la sua dimensione ai margini della società, quando una società esiste, o in luoghi altrettanto brutti, sporchi e cattivi quando la Storia lo permette.E visto che ho scritto "Storia", vorrei ricordare agli americani che Tarantino scrive la loro storia: l'emporio di Minnie prima dell’arrivo degli 8 è fatto di sorrisi, buone maniere, denti perfetti e integrazione (Minnie, nera, è sposata con Sweet Dave, bianco), c'è la neozelandese Zoë Bell. Ma è una realtà finta, che non esiste, nel West e non solo quello tarantiniano per sopravvivere devi diventare un pezzo di merda.Mi hanno affascinato le inquadrature: costruite in modo tale che c'è quasi sempre uno o due personaggi sullo sfondo o ai lati, fermi, a non fare praticamente niente se non stare seduti, bere del caffè, lasciare che la neve cada lenta dal soffitto sui loro cappelli. Ve l’ho detto che The Hateful Eight m’è piaciuto?

1 commento:

  1. --------------------------------------------------------

    Grazie mi piace molto queste blog!
    bravo!!!!

    baccio
    ;)

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