lunedì 6 giugno 2016

Nymphomaniac di Lars von Trier. 2011

Ho amato Nymphomaniac di Lars Von Trier fin dalla scena d'apertura, che rompe un lungo silenzio con “Fuhre Mich“ dei Rammstein. La regia è eccelsa.Nymphomaniac è uno dei rari film di Von Trier a non aver debuttato al Festival di Cannes, da cui il regista venne cacciato nel 2011 per alcune dichiarazioni sconcertanti sul nazismo. Un nero prolungato che dura per un po' di tempo, sicuramente più del dovuto.Nymphomaniac si apre così e ci racconta la storia della ninfomane Joe da quando era bambina fino all'età adulta. Non è un film scandalo (altrimenti ve ne avrei parlato già da tempo) A livello sessuale ci sono un paio di pompini, una penetrazione, qualche scopatina e una lunga ed eterogenea galleria fotografica di peni. È semmai il tentativo di von Trier di racchiudere tutto il suo cinema in un'opera "definitiva" che va avanti per accumulo continuo di cose, idee, pensieri. La scena migliore si ha quando un frequentatore di Joe lascia la famiglia per lei, ecco che arriva Mrs H, (Uma Thurman) con figli al seguito pronta a far vedere ai bambini come sarà la nuova vita del loro papà che ha abbandonato la famiglia e che non li vuole più intorno. Una gita nella casa della ninfomane come se si trovasse dentro ad un museo, accuse fatte con sorrisi appena accennati e urli, di disperazione, più che di rabbia. In conclusione, Nymphomaniac è un film molto oscuro, ma con un senso dell'humor molto intelligente. Forse è un po' troppo lento (ma la lentezza aiuta lo spettatore nella riflessione), le musiche sono ottime, i dialoghi sono di alto livello, alcune scene potrebbero scandalizzare alcuni spettatori. Il film tratta argomenti originali, e le scene meno scioccanti sono proprio quelle di sesso. Quindi, dimenticavi del sesso. Ah, 10 e lode a Stacy Martin, è una gnoccolona, anche se ha le tette piccole.

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