“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
mercoledì 1 febbraio 2017
Parla con lei di Pedro Almodóvar. 2002
In Romania il guardiano di un obitorio fece l'amore con una giovane morta: la ragazza ritornò in vita dopo l'amplesso. Era affetta da un raro caso di catalessi, che la rendeva morta solo in apparenza.
Almodovar prende spunto da questa storia per raccontare l'amore disperato dell'infermiere Benigno per la ballerina Alicia, rimasta in coma dopo un incidente stradale. Un rapporto impossibile, proprio come quello del giornalista Marco con la torera Lydia, che si è suicidata nell'arena per amore di un altro.Il titolo si riferisce proprio alla ricerca di una comunicazione tra l’infermiere Benigno nei confronti di Alicia.
La storia d'amicizia tra questi due uomini è la parte più bella del film, innamorati non corrisposti e soli. Almodovar rovescia lo spartito dei suoi film: non sono più le donne a immolare se stesse per preservare la felicità dell'amato. Stavolta, i protagonisti sono gli uomini, mai così sensibili, umani, commossi.
"Tutto su Mia Madre" terminava con un sipario che si apriva su una scena buia, qui il film inizia mentre si apre il sipario. Tanta emozione.
Buon inizio di febbraio.
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Bravissimo!!!
RispondiEliminaGrazie per le post!!!
baccio molto grande! :)