“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
giovedì 31 gennaio 2019
La favorita di Yorgos Lanthimos. 2018
Il narcisisimo acceso è spesso il grosso limite di Lanthimos. In The favourite i grandangoli e i ralenti rimangono, ma finalmente i protagonisti sono davvero padroni di ciò che va in scena, aiutati da una sceneggiatura perfetta.
Potere e sesso senza uomini a corte. Apoteosi per tutte le femministe, ho fatto un applauso quando la regina Anna, con il suo corpo mastodontico, tormentato dalla gotta, minato da ben diciassette gravidanze fallite (tante quanti sono i coniglietti che vivono con lei),esclama alla sua favorita: “Scopami!”
Non sappiamo con esattezza l’entità del rapporto che univa Anna e Lady Sarah, ma conosciamo la sua inclinazione alla devozione femminile e la sua profonda solitudine (magistralmente sottolineata da Lanthimos grazie all’uso del grandangolo)
Fin quando non arriva Abigail, un triangolo reale, che non è dato sapere quanto sia stato sessuale e quanto semplicemente amichevole.
Per il resto, si sa, quando si ha a che fare con Lanthimos si deve mettere in conto sempre una buona dose di eccentricità e provocazioni.
Non è del tutto chiaro chi sia La favorita. Tanto che nella lotta tra Tories e Whigs per conquistare il potere, ci sarà anche quella tra Sarah e Abigaill per diventare la “favorita” della regina. Tutti però perderanno.
E alla fine, su tutto, rimane il volto della regina Anna mentre viene masturbata da una “favorita” -vera e propria ossessione del regista greco, quella della sollecitazione manuale degli organi sessuali- che prima dei titoli di coda, si dissolve nell’immagine dei diciassette conigli. Emblema della lotta al potere (femminile) che va in scena: venerati ma prigionieri di chi sempre può schiacciarli. In ogni istante, (come ricorda Elton John nei titoli di coda. Fly away, skyline pigeon fly)
La signora accanto a me, infatti, ha commentato: " e questo finale? che che cosa significa?"
Significa che la regina capisce che la sua "favorita" è solo una cortigiana da cui ricavare piacere sessuale. La regina si accorge che Abigail schiaccia un coniglio sotto il tacco, che urla e urina sul pavimento, comprende che la sua “amica” sia solo un mostro. La chiama per massaggiarle le gambe - come al solito- ma quello che è sempre stato un atto sensuale e spesso erotico diventa solo un gioco di potere - tirandole i capelli, gesto che umilia e sottolinea la sottomissione completa.
E la dinastia Stuart finisce così. E anche il film. Nei secondi successivi ai titoli di coda vi sentirete un po'confusi e depressi. Tutto normale. Effetto Lanthimos.
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