mercoledì 24 settembre 2014

Onora il padre e la madre di Sidney Lumet. 2007

Vedi, il bello della contabilità immobiliare è che puoi aggiungere cifre in fondo alla pagina o in mezzo alla pagina e tutto funziona. Così ogni giorno... e fai quadrare i conti. Insomma, il totale è sempre la somma delle parti. È pulito, è chiaro, limpido, assoluto. Ma la mia vita, quella... quella non torna. Forse... non lo so, è fatta di pezzi scompagnati e io non sono la somma delle mie parti. La somma delle mie parti non dà un intero. Un me intero”.
Il titolo originale suonrebbe "prima che il Diavolo sappia che sei morto", ma in Italia ce lo dobbiamo sorbire con il titolo del quarto comandamento, onora, appunto, il padre e la madre. Anche se qui i comandamenti vengono violati tutti. Philip Seymour Hoffman tu eri straordinario: qui magistralmente a metà tra un eccesso di rabbia e il controllo di sé mal celato, cdpre del tutto il fratello, codardo e incapace di prendersi le sue responsabilità. La forografia è diafana e li rende degli insetti chiusi in un bicchiere di fronte allo sguardo di un entomologo che li osserva. Moltiplicati i punti di vista che fanni aumentare la tensione e offrono sempre particolari in più e più agghiaccianti, le menzogne hanno le gambe via via più corte. Desiderio did enaro, voglia di rivalsa, invidia, questa è la spietata società americana: Manhattan ed eroina. Flashback sincronici a suggellare una rapina che finisce male: con questa sintassi narrativa scopriamo prima che c’è stata una rapina in cui si è sparato e in cui una donna è morta, e poi che la rapina è stata organizzata dai figli della donna (la rapina così diventa un matricidio, “non tutti i peccati hanno lo stesso peso”, avvertiva una scritta all’inizio del film). Poi con dei flashback dedicati a ciascuno dei quattro componenti della famiglia si scava nella psicologia di ciascuno: uomini comuni, con i loro problemi, la loro situazione affettiva, lavorativa, sociale, famigliare. Un deserto esperienziale e relazionale sempre più opprimente ma in cui non c’è niente di eccezionale, niente di incredibile, a parte un dato sconcertante: potremmo essere noi. “È un mondo crudele” sentenzia il ricettatore di diamanti, fornendo al padre le prove della colpevolezza del figlio. Hank Hanson (Ethan Hawke), divorziato dall'ex moglie Martha è in ritardo di tre mesi con le rette del mantenimento della figlia Danielle, quindi ha un disperato bisogno di soldi. Poi l'idea: “C'è un posto che possiamo ripulire. Lo conosciamo come le nostre tasche. Soldi facili, insomma”.“Non vogliamo Tiffany, ma un negozio a conduzione familiare, in un posto frequentato, un sabato, quando gli incassi della settimana sono in cassaforte” Ma quella mattina invece della commessa anziana e cieca come una talpa, ad accoglierlo c'è Nanette, la madre. Sono entrambi armati, scatenano una sparatoria, Bobby muore sul colpo, Nanette dopo essere finita in coma in ospedale per le ferite. Sarà l'inferno. Marisa Tomei classe 64 ha un corpo da favola.

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