giovedì 12 novembre 2009

Un San Martino tra pittule, vino e demenzialità

L'uomo che fissa le capre. Grant Heslov. Leggerezza, spensieratezza e note scanzonate per mettere in scena l’esercito americano e tutto ciò che esso rappresenta e simboleggia.
Il tema della guerra affrontato con ironia e sarcasmo, condito da spirito fortemente surreale, ma come recita la didascalia d'apertura del film: "Questa storia è più vera di quanto voi possiate immaginare". Bob è un giornalista lasciato dalla moglie (che gli ha preferito il suo editore) in cerca di uno scoop che ne possa risollevare le sorti professionali e personali. Si reca in Iraq dove incontra il soldato Lynn, George Clooney, che farebbe parte da oltre vent’anni di una squadra speciale dell’esercito americano, addestrata ad annientare il nemico attraverso fantamatici poteri psichici: leggere il pensiero, attraversare i muri, uccidere con lo sguardo fissando intensamente (la povera capra di turno, da qui il titolo alla pellicola). New Earth Army, il nome della legione, monaci guerrieri con poteri psichici paranormali, addestrati dal santone Bill Django, un soldato hippie con una lunga treccia bionda, poi scomparso. Un figlio dei fiori perennemente sotto l’effetto dell’LSD, che insegna ai suoi adepti la libertà di esprimersi nella propria vera natura, con balli di gruppo e capigliature lunghe e ribelli. Ha così inizio questo viaggio allucinante (e allucinogeno) su una spericolata auto che percorre i deserti del medio-oriente. Un viaggio nel tempo attraverso flashback che scandisce i momenti salienti della storia americana a partire dalla guerra in Vietnam. Una critica dai toni però soft del fallace sistema americano e del suo fondamentalismo militiare attraverso un malcelato messaggio di pace. Bob scriverà il suo pezzo (ma risolleverà la sua carriera?), Lynn ritroverà il suo guru, che vive in un campo di addestramento clandestino, sotto la supervisione di un ex-membro della squadra: Larry (invidioso e geloso dei superpoteri di Lynn e della sua piuma d'aquila, premio conferitogli perchè distintosi nel gruppo come il migliore, che in realtà si rivelerà una piuma di tacchino). Ritornando alla didascalia iniziale del film, la storia sulla ricerca di metodi alternativi di non combattimento da parte di un battaglione dell'esercito americano, non sarebbe poi così priva di fondamento. L'esperienza in Vietnam così cruenta, avrebbe sul serio fatto convertire al new age e a metodi più etici e pacifici, servendosi di musiche, simboli, fiori e mente per rilassare il nemico. Jon Ronson ne ha ricavato un libro, da cui credo il film poi sia tratto.Guerra psicologica, gran bella trovata!

Tirando le somme, quest' avventura on the road di due uomini, ognuno alla ricerca della propria strada, di una ragione per tornare a vivere, mi è piaciuta. E per omaggiare il bel Clooney e lo spirito goliardico della pellicola: "No Lsd? No party!"

1 commento:

  1. Beh direi che hanno realizzato armi meno cruente, ma non proprio new age o a scopi rilassanti. Un esempio è il cannone sonoro:LRAD (Long Range Acoustic Device), utilizzato in Iraq, ma anche a Pittsburg in occasione del G20. Emette suoni ad altissimo volume e frequenza allo scopo di allontanare e/o rendere inoffensivi i nemici/manifestanti. Tra le sperimentazioni si dice ci sia anche un'arma che utilizzi frequenze sonore al di fuori del campo uditivo umano allo scopo di mandare in risonanza le cellule cerebrali o aumentarne la temperatura fino a paralizzarne le funzioni (non è chiaro se in modo permanente o meno); vedi tu se è etico...

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