Maria balla Call Me di Blondie. E ama. "Lo spazio bianco" è un viaggio all'interno dell'universo femminile. La disperazione del trovarsi e sentirsi sole. Senza protezione. Lacrime bianche e silenziose, speranze disattese. Abbandono. Dopo un’inattesa gravidanza, figlia di una relazione senza troppa importanza. Il parto prematuro. Irene (la piccola) per tutta la durata del film si trova in bilico fra vita e morte nel limbo di un incubatrice. In uno spazio bianco, quello dell'attesa, della non-vita. ("Non so se mia figlia sta nascendo o sta morendo")
Irene lotta e Maria vive nella sala d’aspetto, in terapia intensiva, insieme alle altre mamma in attesa. Lenta attesa. Che Maria riempie leggendo (e quest'arma di difesa mi risulta molto familiare).
Richiami ad illogiche realtà: perchè i figli se non riconosciuti dal padre figurano come illegittimi? (Maria viene abbandonata dal suo occasionale compagno quando questi scopre che lei è incinta, ma si rifiuta di compilare il modulo per figli illegittimi. Ovvio. La gravidanza è tutta al femminile, basta la sola donna a legittimare una vita. Ammesso che abbia senso la distinzione tra legittimo e non. Si viene al mondo. Punto. Chissenefrega da chi, come e perchè).
Lo consiglio ad un pubblico prevalentemente femminile! (Gli uomini non coglierebbero alcune sfumature). Entrate nello spazio bianco, dove l'esistenza è sospesa. Tra vita e morte. Tra certezze e dubbi. Tra presente e futuro. Avrete voglia di essere mamme (ed è grave, lo so!)
..."Imparerò a fare le pappe, i bagnetti, la porterò al giardino, la farò giocare tutto il giorno, farò tutto Fabrizio, io ce la posso fare, io ce la voglio fare..."
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