lunedì 25 gennaio 2010

Tra le nuvole. Pronti a prendere il volo?

Nuvole, check-in, bagagli, stanze d’albergo, voli. Questo il mondo di Ryan Bingham, alias Il tagliatore di teste. Il bel George Clooney si occupa, infatti, di tagli al personale delle aziende in bancarotta ("Al posto vostro un tempo si erano seduti imperatori e futuri leader"). Un taglio anche alle sue emozioni e sentimenti, a qualsiasi tipo di pulsione emotiva. Solo cinismo e pronti si parte per il prossimo viaggio. Niente progetti, programmi, la sua massima aspirazione è solo quella di maturare dieci milioni di miglia con la sua compagnia aerea preferita. E diventare un viaggiatore modello. Non ha una casa, solo un trolley. Lo spazzolino e qualche camicia. Sembra un uomo potente, felice, ha tutto. Ma è solo. Scaldato solo dai sorrisi compiacenti delle hostess, rapporti occasionali, carte di credito golden, punti fedeltà. "L'anno scorso ho passato 322 giorni in viaggio, ho volato per 350 mila miglia la luna ne dista 250 mila; le cose che tutti odiano del viaggiare per me sono confortanti reminescenze che sono a casa". Poi, d'improvviso, il suo capo, per tagliare (a sua volta) i costi del personale, segue i consigli di una giovanissima“ottimizzatrice” aziendale: un licenziamento a distanza è di gran lunga più economico. Si risparmia sul viaggio e si licenzia in collegamento web cam.
Ryan si ritrova a fare i conti con l'odioso posto sedentario, in ufficio, senza più frenesia e voli di linea. Ad aggravare la situazione una donna. Bella, cinica quanto lui, con il suo stesso stile di vita. E questa volta lo sciupafemmine, verrà sciupato! Una commedia drammatica che con toni soft tratta del problema della disoccupazione, una denuncia contro chi tratta il personale considerandolo solo un numero, una statistica. (Tutte le aziende). Note di riflessione scaturiscono anche sui rapporti e sui sentimenti, sulla comunicazione da cui sono gestiti: chat, sms, collegamenti web. Mezzi estranianti, veloci, amplificanti. Per certi versi pericolosi.Natalie, la brillante ottimizzatrice aziendale, viene mollata tramite un sms: "Forse dovrei frequentare altre persone". (Bastardissimo). A sua volta si licenzierà tramite un messaggino. (Chi di spada perisce...) Siamo una generazione che non vuole legami, che non sa prendersi le proprie responsabilità, che si nasconde dietro la virtualità per la paura di guardare negli occhi. Ryan non ha legami, è un estraneo anche per le sorelle. (La più piccola si sposa e cercano di raggiungerlo telefonicamente per invitarlo, un comune invitato, rapporti freddi, distaccati. Tristi). Alex è il suo doppio al femminile, affascinante viaggiatrice incallita, cominciano una relazione tra un volo e l'altro. La giovane Natalie, con la sua semplicità ed inesperienza metterà in crisi lo stile di vita di Ryan, che desidererà mettere radici, innamorarsi. (E quando decidiamo di lasciarci andare, è al sessanta per cento proprio l'unica volta in cui non avremmo dovuto farlo. Natalie: "Che tipo di relazione hai?" - Ryan: "Hai presente quando guardi qualcuno negli occhi e ti senti scrutare dentro l'anima e tutto intorno cala il silenzio?" - Natalie: "Si". - Ryan: "Ecco non è quella!")
La crisi finanziaria, ma soprattutto la crisi con noi stessi. La Paura dei legami, la voglia di indipendenza, di solitudine. Ma"Provate a pensare ai vostri bei ricordi, ai momenti più importanti, eravate da soli?" No. La vita è meglio in compagnia.

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