sabato 18 settembre 2010

Caos Calmo. Antonello Grimaldi. 2008


Pietro è in spiaggia con il fratello quando in mare qualcuno cerca aiuto. I due si buttano immediatamente,due donne annaspano, nessuno li ringrazia per questo salvataggio e così fanno ritorno a casa. Ma appena giunto all'imbocco della strada della sua villetta al mare, Pietro intravede subito un'ambulanza, la figlia gli va incontro chiedendogli dov'era: mentre Pietro salvava una sconosciuta in mare, sua moglie moriva.
L'estate volge al termine e Claudia deve tornare a scuola, Pietro coi suoi sensi di colpa, vuole esserci d'ora in poi per lei, così decide di aspettarla fuori fino all'uscita, seduto su una panchina. La panchina diventerà la sua vita, sosta lì attendendo quel dolore che gli si mozza in gola e non esce, aspetta un'emozione, per cacciare via quel caos calmo che si è impadronito delle sue emozioni. "La cosa che mi ha più impressionato nella mia vita è quando ho scoperto che mia nonna era anche tua mamma" dirà una sera Claudia. Anche lei rifugge il dolore della madre morta.
Una storia struggente, estrapolata dal romanzo omonimo Premio Strega 2006 di Sandro Veronesi . Del film ricordavo solo il promo con le scene di sesso tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari, così un venerdì sera su rai 3 me lo ritrovo e ne resto esterefatta, perchè implicitamente cercavo quelle risposte dentro di me. La voce fuoricampo di Nanni Moretti ha dialogato con la mia testa, su Pyramid Song dei Radiohead,Cigaretes and Chocolate Milk di Rufus Wainwright e Your ex-lover is dead degli Stars. Un geniale Silvio Orlando, cattolico con fratello missionario che bestemmia, e di Polanski ne vogliamo parlare? Muto. Ma che signor mutismo, che passo elegante, che presenza quell'uomo lì.
Pietro imparerà a fare la coda alla figlia, a prepararle lo zaino, la osserva fare il puzzle per capire come ricostruire i pezzi della sua vita. “Io resto qui, non me ne vado”. E'da qui che ricomincia. Non sta seduto lì tutto il giorno, si muove: oltre la panchina, nel giardino, il chiosco, la macchina, casa dei vicini. Ritroverà quel dolore, piangerà e quando Claudia capirà che il padre è guarito, gli chiederà come dono di Natale che ritorni alla sua vita normale. I compagni la prendono in giro.
I topi non avevano nipoti: non sempre la vita è un palindromo, non sempre si può tornare indietro. Ora lo so anche io.

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