domenica 2 settembre 2012

Buffalo 66 di Vicent Gallo . 1998

Noi siamo una coppia che non si tocca, che non si tocca! Ci piacciamo, ci piacciamo e stiamo un sacco di tempo insieme. Però non ci tocchiamo, va bene?
Billy Brown esce di prigione. E'confuso, arrabbiato e vuole togliere la vita all'ex giocatore dei Buffalo Bills che, truccando una partita su cui lui aveva scommesso tanti soldi, l'aveva costretto ad autoaccusarsi di un crimine non commesso perché impossibilitato a pagare la cifra. Un film di e con l'affascinante Vincent Gallo. Nevrotico, incapace a comunicare con le persone che ama, ha due genitori che non lo amano ma che ama. Un film dalla forte presa emotiva e intellettiva, interessanti i vari split-screen che partono sempre da suoi primi piano, piccoli quadrati che dallo schermo diventano sempre più grandi fino ad occupare lo spazio prominente mettendo in scena i ricordi che più hanno inciso nel renderlo così asettico e catatonico con asfissianti e stretti ambienti a ruotare intorno. Ed altrettanti asfissianti personaggi che ruotano attorno alla vita di Billy e che ne snocciolano tutte le sue stranezze a partire dai genitori che accolgono il figlio dopo cinque anni di assenza come se niente fosse, continuando ad ignorarlo e ad incolpandolo di essere nato proprio il giorno in cui i Buffalo hanno vinto una partita dopo anni e anni di sconfitte. Burrosa e dolce Christina Ricci sarà l'angelo sceso sulla terra a rinsaldare il suo equilibrio molto precario, spiegandogli l'inconsistenza dei suoi rapporti interpersonali che tanto lo affliggono e pronta ad amarlo di sentimenti veri. Un amore che nasce fin da subito: sotto minaccia la bella Ricci finge di essere da subito sua moglie, perché questi ha sempre mentito circa la sua permanenza in carcere, facendo credere loro di avere un ottimo lavoro e una bella famiglia. Malinconia e solitudine. Ma alla fine tranquilli scatta l'happy end.

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