lunedì 4 agosto 2014

Revolutionary Road di Sam Mendes. 2008

"Siete una coppia fantastica, lo dicono tutti".
’Speciali’e diversi da tutti gli altri. Ma non sanno di esserlo, non sono prede di quella società consumistica che li circonda. Quando s'cinontrano lui fa lo scaricatore di porto e lei studia per diventare attrice. Con un lungo salto temporale qualche minuto dopo li ritroveremo a litigare in automobile a causa di uno spettacolo teatrale della donna andato non troppo bene. Sono sempre loro, i bellissimi protagonisti di Titanic, la coppia Winslet-Di Caprio, che ancora una volta funziona. Una pellicola sottovalutata forse per via del logoro tema: solitudine e insoddisfazione nel rapporto di coppia che porta a compromessi. All'abbandonare i propri sogni. Tutto condito da eleganza e messa in scena maniacale. Perfetti e borghesi giardinetti americani che dovrebbero celare le case di coppie perfette e felici. Lei saprebbe volare, lui non ne ha il coraggio: Frank e’ un ometto meschino, un pusillanime che ci viene mostrato subito alle prese con l’arte piu’ antica del mondo: fare il cascamorto bellimbusto con la segretaria oca. Figli forse non voluti e colazione perfetta da preparare a quel marito fallito che sa "usare i coglioni solo per fare figli". Meglio vivere all'ombra di un padre fallito, lavorare nella sua stessa azienda, ma dove nessuno si ricorda di lui. La 194 è un diritto acquisito e va tutelato. Era il 22 maggio 1978 quando il Parlamento italiano approvò la legge 194, depenalizzando quello che, in termini asettici, viene chiamato interruzione volontaria di gravidanza. Cioè l’aborto. A venticinque anni di distanza ci si è accorti che questo diritto, dato per acquisito, è un miraggio per molte donne italiane. Perché mancano i medici, gli anestesisti e anche i ginecologi. Dal 2005 al 2010 c’è stato in Italia un vero e proprio boom degli obiettori di coscienza: i ginecologi sono passati dal 59,7 al 70,3 per cento, i medici in alcune regione raggiungono picchi dell’85. Praticamente 9 su 10. Assolutamente interessente e di grande valore narrativo, la figura del “matto” (il piu’ saggio per antonomasia), John Givings, figlio di amici, che si costituisce come involontaria voce narrante atta a mantenere le fila della sostanza di quanto stiamo vedendo. Il romanzo di Richard Yates arriva al cinema dopo più di quarant’anni, ma è valsa la pena aspettare. Winslet sei stratosferica, alle prese con un marito che non meriti nella finzione e con un regista che non meritavi nella realtà. Sei speciale.

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