“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
mercoledì 14 giugno 2017
Perduto amor di Franco Battiato
"mi piacciono le scelte radicali, la morte consapevole che si autoimpose Socrate, e la scomparsa misteriosa ed unica di Majorana, la vita cinica ed interessante di Landolfi, opposto ma vicino a un monaco birmano, e la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli "
sprazzi di poesia, citazioni colte, momenti di (voluta?) ingenuità. appagante, la sensazione di aver ascoltato/visto qualcosa di personale, valido e genuinamente “artistico”.Con la scusa di raccontare l'infanzia siciliana di Ettore, a metà tra gli anni Cinquanta e Sessanta, i rapporti con la madre (la sorprendente Donatella Finocchiaro), donna di grande fascino poco amata da un marito distratto e fedifrago e a seguire la sua adolescenza fino a giungere nella Milano del boom economico, per distaccarsi dall'adorata Sicilia e iniziare un percorso di conoscenza di se stesso e della sua vocazione di scrittore, in buona sostanza, Battiato ci parla delle cose che interessano l'artista-persona: il mare, la musica, la filosofia, gli studi esoterici, la religione
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