mercoledì 16 settembre 2009

The Orphanage

17 Novembre
Laura è una bambina che vive in un orfanotrofio e che viene adottata. Ormai adulta, torna nel vecchio orfanotrofio nel quale ha vissuto e cerca di trasformarlo in un centro per bambini disabili. Vive insieme al marito, e al loro figlio adottivo, Simon. Simon è un bambino con molti problemi, non sa di essere stato adottato, è sieropositivo e ha attorno a se degli amici immaginari con i quali gioca. In seguito a una gita in una grotta, dove Simon asserisce di aver incontrato questi bambini, il figlioletto comincia a mostrare segni di squilibrio e aggressività . Durante una festa in maschera alla quale sono invitati molti bambini anche disabili, una sorta di inaugurazione della casa famiglia, il bimbo scompare. In concomitanza con la sua sparizione cominciano ad accadere strani avvenimenti e compare quello che sembra il fantasma di Tòmas, un bambino deforme, vecchio ospite dell’orfanotrofio, tenuto recluso in una stanza segreta. Dopo mesi di ricerche e gruppi d'incontro Laura si affida ad una medium che afferma di sentire delle presenza nella casa. Laura è convinta che la donna dica la verità e rimasta sola dopo che il marito ha cominciato il trasferimento in un'altro luogo, cerca di mettersi in contatto con queste presenze. Il contatto arriva dopo poco. La donna "gioca" con i bambini che ora riesce e vedere e che la conducono nel posto in cui venivano torturati ed uccisi. Passo dopo passo, la donna riesce a ritrovare il figlio ormai morto, caduto mesi prima e rimasto accidentalmente chiuso in un sottoscala della stessa casa.
La scelta era se guardare the orfanage, la fidanzata di papà, awake anestesia cosciente , high school musical, e l'ennesimo 007.
Fortunatamente la scelta si è rivelata OK.
Il film mi è piaciuto.
Certo l'idea di bambini fantasmi che circolano per la casa in cerca di vendetta non è innovativa però la storia è raccontata bene e dopo un po, comunque il punto focale del film si sposta dalla classica storia horror, che in realtà non decolla mai pienamente, a qualcosa di più "alto" che vede protagonsita una madre alla ricerca del suo bambino.
Ci sono comunque un po di scene che fanno sobbalzare, forse anche grazie ad un sonoro con forti variazioni di intensità nei momenti clou....come dire...le porte che sbattono all'imporovviso ...fanno sempre un gran casino...
Una delle scene più inaspettate e quando viene investita la vecchia assitente sociale in pieno stile "final destination".....e il successivo soccorso della donna ormai sfigurata.. poi rumori scricchiolii fanno da contorno per tutta la durata della pellicola.
L'atmosfera è sempre carica di una tensione latente che non fa mai annoiare..e qualcuno mette le mani davanti agli occhi quando ci si aspetta qualche colpo di scena da paura.
...le scene all'esterno sono molto suggestive, la spiaggia, gli scogli, il faro ..... le scene cittadine riprendono scene di vita del sud americane (barbara avevi quasi ragione ) ...il film è una produzione messicano spagnola.
prodotto da Guillermo Del Toro con un budget di 3 milioni di euro, ha già vinto 7 Goya nel suo Paese dove ha incassato la cifra record di 25 milioni di euro ed è ora in corsa per gli Efa (gli Oscar europei) in ben 4 categorie. La pellicola vede al suo esordio, oltre al regista, anche il direttore della fotografia, il montatore e il direttore
A me è piaciuto.

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