“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
mercoledì 18 agosto 2010
Pietro Refolo in un corto
Pietro Refolo (a sinistra) in esilio a Parigi (1926-1930) nel suo lavoro di tipografo
Domani sera alle 20.30 a Collepasso proiezione del documentario di Francesco Luperto: Pietro Refolo. Il volto della Democrazia e dibattito con testimonianze di storici e protagonisti
La storia del sindacalista di origine magliese Pietro Refolo, tipografo e rilegatore di professione in confino in Francia durante il Ventennio, in un documentario con montaggio di Giovanni Vincenti e regia di Francesco Luperto, dal titolo Pietro Refolo. Il volto della Democrazia. L'appuntamento è previsto per domani sera alle 20.30 e si articolerà in un incontro e dibattito con testimonianze di storici e protagonisti e la proiezione presso Largo municipio a Collepasso.
Il regista, giovane studente alla facoltà di Arti e Scienze dello Spettacolo presso l'università La Sapienza di Roma, ha voluto onorare questo personaggio storico, che immolò la propria vita alla causa del movimento operaio e contadino di Maglie e dintorni, al fine di riportare alla memoria le sue gesta e suscitare sete di conoscenza in quanti ancora le ignorano.
In tal senso grosso contributo venne già dallo studioso Salvatore Coppola, con la sua prima pubblicazione del 1977 intitolata Leghe Contadine del Basso Salento agli inizi del secolo e Memoriale di Pietro Refolo, in cui partì dalla vita del Refolo per analizzare come i mutamenti sociali a carattere nazionale di quegli anni, dapprima arrivarono e poi finirono per influire sulla situazione socio-lavorativa di operai e contadini del Salento.
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