mercoledì 10 maggio 2017

Enemy di Denis Villeneuve. 2013

Enemy non coglie l'anima del libro di Saramago e appiattisce in modo quasi miserabile le figure, meravigliose, delle due donne protagoniste. E questa cosa non riesco a superarla. Non so se abbiate letto il libro, ma Enemy è la storia di un professore di Storia che scopre per caso di essere identico, assolutamente identico, ad un attore. La sua vita cambia drasticamente e la stessa cosa accadrà anche all'attore quando verrà a sapere di questo incredibile, anzi, impossibile, fenomeno.
Non c'è dolore, non c'è scavo psicologico, non c'è profondità in nessun rapporto. Del tutto senza senso quando Anthony va da Adam a comunicargli che passerà la notte, scoperà, con la sua ragazza. Nel libro il ricatto aveva un fortissimo senso (se Tertuliano non avesse acconsentito Antonio avrebbe detto tutta la verità a Maria da Paz) qua non c'è proprio alcun motivo per cui Adam non si opponga e accetti in due secondi la cosa.L'unica motivazione è che Anthony lo accusa di essere andato a letto con la propria moglie, motivazione ed accusa debolissima per giustificare tutto quello che verrà.Per non parlare della scena dell'anello, inverosimile come poche (di notte e durante il sesso selvaggio lei si accorgerebbe del piccolo cerchio di pelle più bianca al dito...)Villeneuve ha letteralmente distrutto i due personaggi femminili. Bocciato

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