“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
domenica 24 settembre 2017
Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek. 2012
"Non so essere gay, figurati se riesco ad essere eterosessuale!".
Una ghost story ambientata a Monteverde Vecchio. Pietro acquista una casa per andare a vivere da solo, ma in realtà l'abitazione è infestata da strane presenze: una compagnia di attori anni 40. La compagnia faceva parte della Resistenza e compiva azioni di spionaggio.
Pirandello (i sei personaggi in cerca di autore) e Anna Frank. Ho spesso pensato a loro. Imbarazzante la sartoria-harem di trans capeggiata da Platinette al maschile.
Il gay protagonista c'è. Ovviamente. Ma questa volta è pazzo, sfigato, solo e anche un po'imbecille. La sua natura omosessuale non influisce minimamente sulla vicenda, sarebbe anche potuto essere etero. Così come la sua passione per i dolci. Del tutto inutile all'interno della trama
Ho sentito la paura del regista. L'orrore per la solitudine e la morte, le ho sentite tanto perchè anche io, soprattutto in autunno, le sento riaffiorare.
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