“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
lunedì 11 settembre 2017
Pericle il nero di Stefano Mordini. 2016
"Io sono Pericle Scalzone. Di lavoro faccio il culo alla gente"
Noir. Pericle è lo scagnozzo del boss, a cui si piega e obbedisce non per soldi, ma perchè questo rapporto è l'unico affetto che ha. Colpisce le sue vittime in testa con un sacchetto di plastica riempito di sabbia per intorpidirle, dopodiché, quando sono a terra senza sensi, si abbassa i pantaloni e dà loro una lezione che non potranno mai dimenticare.Come un cane segue gli ordini di quell’uomo che per lui è tutta la sua famiglia, senza curarsi se sia giusto o sbagliato, anche se a volte ha degli scatti nel cervello e ha paura di fare una pazzia.Tra sodomie punitive e violenze ai danni delle povere vittime, il giovane orfano che lavora per il boss don Luigi, capisce che l'unico modo per trovare la pace con sé stesso è una semplice bottiglietta d'acqua allungata da droghe sintetiche. Un elisir da bere tutto d'un fiato per cancellare, anche solo per poche ore, tutte le sofferenze e tutte le inadeguatezze della sua esistenza.
A un certo punto sbaglia, ed è costretto all'esilio. Qui ha una storia d’amore con una donna sconosciuta, che risveglia un desiderio di normalità, e questo è il vero cuore del film, la parte migliore.
P.S.
Scamarcio è bello anche con i capelli sporchi e acconciati a samurai, stupendi i capezzoli come chiodi di Marina Foïs
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