“Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi? No, era stata la poesia. Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.” (Sylvia Plath)
lunedì 2 ottobre 2017
Il cuore grande delle donne di Pupi Avati. 2011
Anni ‘30, nell'Italia contadina che osserva ancora con ammirazione il Duce al potere.
Nel cuore dell'Emilia Romagna, terra natale del regista, la famiglia dei Vigetti ha tre figli: il piccolo Edo, la formosa Sultana a cui da nove anni non viene più il ciclo e Carlino dall'alito di Biancospino. La famiglia Osti è, invece, quella ricca. Carlino si innamora di Francesca, una Ramazzotti imbarazzante che recita con uno spiccato accento romano.
Non si capisce esattamente cosa Avati voglia raccontare: la semplicità della gente di campagna estranea ai grandi eventi storici che in quel periodo hanno segnato il nostro paese? La forza dell'amore capace di guardare oltre le imperfezioni degli uomini?
Questo film non lascia nulla.
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